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Vaticano, Papa Francesco cambia la messa: obbligo di silenzio e letture "proibite"

Giulio Bucchi
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Anche Papa Francesco, a volte, parla di fede e Chiesa cattolica. Nell'agenda di Bergoglio spiccano quotidiani richiami ai temi di attualità, spesso laici. Eppure questa volta il Santo Padre, come sottolineato dal Tempo, si è sentito in dovere di richiamare i parroci, sottolineando come debba essere condotta una Messa. Leggi anche: "Ha cancellato Cristo, parla solo di immigrati", la bordata sul Papa "Alcuni ritengono che sia bene leggere il giornale, perché è la notizia del giorno. Ma il giornale lo possiamo leggere dopo - ha osservato nell'Udienza Generale di mercoledì -. La proclamazione liturgica delle letture bibliche, con i canti desunti dalla Sacra Scrittura, esprime e favorisce la comunione ecclesiale, accompagnando il cammino di tutti e di ciascuno". Basta concessioni alla fantasia sull'altare, dunque: "Scelte soggettive, come l'omissione di letture o la loro sostituzione con testi non biblici, siano proibite: esse infatti impoveriscono e compromettono il dialogo tra Dio e il suo popolo in preghiera". Importante, da un lato, la scelta di "buoni lettori, che scandiscano bene le frasi e si faccia fare loro la prova prima della messa". Dall'altro, però, anche i fedeli hanno una grande responsabilità: sono tenuti a tenere un clima di "silenzio ricettivo". In Chiesa basta chiacchiere, si spegne il cellulare e si ascolta. Non è solo questione di educazione.

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