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Turbigo, il sindaco alza la Tari a chi ospita un immigrato a casa: la sinistra insorge

Alessandra Menzani
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Il Comune di Milano, ha deciso di mettere mano al regolamento per l'applicazione della tassa sui rifiuti, la Tari. A Palazzo Marino, alla presenza dell'assessore Roberto Tasca, le commissioni competenti metteranno mano a numueri e cifre che diventeranno euro. Con tutta probabilità gli amministratori meneghini non prenderanno spunto dalla giunta di Turbigo, sempre più determinata nel «dire no agli sprechi miliardari per la gestione incontrollata dei flussi migratori di profughi». «Il consiglio comunale ha approvato un forte aumento della tassa Tari per chi eventualmente avesse intenzione di ospitare profughi a Turbigo», spiega il sindaco di del Comune hinterland milanese, Christian Garavaglia, che ha postato sulla propria pagina Facebook un post che spiega la decisione. Leggi anche: Vergogna di Stato: quanto spende all'anno per ospitare i profughi Il primo cittadino, alla guida di una giunta di centrodestra, in occasione dell'ultimo Consiglio comunale, ha stabilito che per coloro che hanno siglato un accordo con la Prefettura per l'accoglienza di richiedenti asilo, il coefficiente per calcolare l'importo della tassa sui rifiuti, sarà equiparato alla categoria «mense». Sulla propria pagina social Garavaglia ha ribadito la sua idea: «Dalle parole ai fatti, continuiamo insieme». Dalle fila del centrosinistra, ovviamente, si sono levate parole di condanna. «Sconcertante», commenta il capolista del Pd alle elezioni regionali, Pietro Bussolati, che definisce il provvedimento «razzista e inaccettabile», oltre che «in perfetta linea, purtroppo, con le deliranti difese dei paladini della razza bianca». Chiaro il riferimento a Attilio Fontana. Il diretto interessato, però, non ci sta rilancia attaccando. «È una delibera a favore dei cittadini residenti, a prescindere dalla loro origine, non ha nulla a che vedere con la razza, da noi ci sono cittadini stranieri perfettamente integrati», spiega il sindaco, «abbiamo criticità sociali di nostri cittadini, a prescindere dalla loro origine, che continuamente dobbiamo risolvere e le risorse andrebbero spese per questo. Ho calcolato che per 5082 migranti in accoglienza nella città metropolitana di Milano, vengono spesi circa cento milioni di euro di soldi pubblici, dall'Europa arriva solo una piccola percentuale. È stata una presa di posizione politica e amministrativa», chiosa Garavaglia, «a favore dei residenti e contro questa politica di gestione dei flussi migratori». L'idea della Tari aumentata, nonostante la levata di scudi della sinistra, rischia di entrare a pieno titolo nel dibatitto della campagna elettorale. Il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, Riccardo De Corato, elogia il provvedimento del sindaco forzista di Turbigo, Massimo Garavaglia, che ha deciso di aumentare le tasse a chi accoglie. «Finalmente un sindaco che pensa al bene dei suoi cittadini prima che alle esigenze dei migranti», dice l'ex vicesindaco di Letizia Moratti, facendo appello a tutti i sindaci di centrodestra «a fare lo stesso». Ci voleva «un sindaco di centrodestra per mettere un freno a tutto questo buonismo che danneggia i cittadini lombardi», chiosa De Corato. di Enrico Paoli

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