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Macerata, fermati i due uomini che avrebbero sparato agli africani: "Viva l'Italia", poi il saluto romano

Eliana Giusto
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Il responsabile delle sparatorie a Macerata, Luca Trani, è stato bloccato in piazza della Vittoria, dinanzi al Monumento ai Caduti. Alla vista degli agenti è fuggito a piedi verso la gradinata del monumento, gettando via alcuni indumenti, poi è stato catturato. La pistola era rimasta nella macchina. Secondo quanto si è appreso, si tratta di Luca Traini, 28 anni, incensurato, originario di Tolentino, in provincia di Macerata: aveva il tricolore e avrebbe urlato: "Viva l'Italia", facendo il saluto romano. Quando è stato bloccato dai carabinieri ha ammesso subito le proprie responsabilità. Sulla sua macchina c'era la pistola usata nelle sparatorie e una tuta mimetica; sul cruscotto erano appoggiate delle piume bianche, degli appunti scritti a penna e alcune bottigliette d'acqua. Era stato candidato alle elezioni amministrative 2017 a Corridonia con la Lega Nord.  Leggi anche: Pamela, il cadavere lavato con la candeggina Le circostanze confermano la pista della vendetta per il brutale omicidio di Pamela Mastropietro, la ragazza uccisa e messa in due valigie proprio a Macerata e per la cui morte è in stato di fermo Innocent Oseghale, immigrato irregolare. Pare, inoltre, che Trani frequentasse la Mastropietro; per certo "era innamorato di una ragazza tossicodipendente". L'uomo che ha aperto il fuoco, infatti, ha colpito soltanto persone di colore da un'auto in corsa, un'Alfa 147 di colore scuro.

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