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Pamela Mastropietro, lo strazio della mamma in piazza a Macerata: incontra un nigeriano, la sua reazione

Giulio Bucchi
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Un gesto a sorpresa, che ha spiazzato Macerata e ridato sollievo e speranza a una comunità distrutta dal dolore. Alessandra Verni, mamma della povera Pamela Mastropietro, la 18enne romana morta e fatta a pezzi dopo essere scappata da una comunità di recupero di Corridonia, è scesa in piazza nella cittadina marchigiana per una fiaccolata insieme al padre e allo zio della ragazza. Leggi anche: "Pamela, non è omicidio". Ma quel dettaglio trascurato... Tra le 200 persone che hanno partecipato alla manifestazione  si è fatto avanti un ragazzo nigeriano, connazionale dei due spacciatori finora accusati di vilipendio e soppressione di cadavere (non di omicidio, perché il sospetto è che Pamela possa essere morta per overdose). "Voglio chiedere scusa per tutto quello che le è stato fatto - ha detto alla signora Verni -, non so se può servire, ma chiedo scusa a nome di tutta la mia comunità. Prego Dio che le violenze finiscano qua, che non ci sia altro sangue, dobbiamo unirci per la pace". Leggi anche: "Perché lo spacciatore nigeriano potrebbe tornare presto libero" La mamma di Pamela, commossa, l'ha abbracciato: "Non sei tu che hai fatto a pezzi mia figlia". Una straordinaria lezione di umanità dopo le polemiche suscitate da un'altra dichiarazione della Verni, che ringraziava Luca Traini (l'uomo che ha cercato di fare strage di africani dopo la morte di Pamela) per aver acceso un cero nel luogo in cui sono stati trovati i poveri resti della figlia.

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