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Pamela Mastropietro, la verità dai cellulari dei nigeriani: la chiamata sospetta al guru africano

Giovanni Ruggiero
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La verità su cosa sia davvero successo a Pamela Mastropietro potrebbe arrivare anche dall'analisi dei telefonini dei nigeriani coinvolti finora nelle indagini. Quel che più avrebbe attirato l'attenzione degli inquirenti sono gli smartphone di Innocent Oseghale, il primo spacciatore arrestato, e Anthony Anyanwu, il quarto del gruppo finito in manette. Come riporta il Quotidiano nazionale, Oseghale ha chiamato Anyanwu alle 14.30 di martedì scorso, avvertendolo che una ragazza avrebbe dormito a casa sua. Anyanwu è considerato una sorta di guida della comunità nigeriana, un punto di riferimento per chi come Oseghale ha deciso di stabilirsi nel maceratese. Leggi anche: "Mentre il cuore batteva...". Pamela, ora parla l'autopsia: l'orrore (estremo) del branco Passata qualche ora, alle 17.30, in una nuova telefonata Oseghale avverte Anyanwu che la ragazza si è sentita male. Il guru gli ha quindi consigliato di chiamare i soccorsi, anche se dopo non ne ha saputo più niente. Questo almeno è quanto ha riferito ai magistrati, una versione che si è scontrata contro parecchi dubbi da parte degli inquirenti. Mancano ancora troppi pezzi della vicenda perché sia del tutto chiaro cosa sia accaduto alla ragazza quando era ancora viva, cosa sia successo quando Oseghale ha avvertito del malore e cosa soprattutto ha potuto fare sul suo corpo, come riportato dalle agghiaccianti autopsie.

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