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Latina, la tragedia del carabiniere: spara alla moglie, spara alle figlie e si suicida

Giulio Bucchi
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Ha ucciso le due figlie e si è suicidato. È finita con il gesto più tragico la follia di Luigi Capasso, il carabiniere originario di Napoli ma in servizio a Velletri che ha prima sparato alla moglie all'alba, fuori dalla loro casa di Cisterna di Latina, e poi si è barricato nell'abitazione prendendo in ostaggio le due figlie di 13 e 7 anni. La moglie, Antonietta Gargiulo, è stata soccorsa dai vicini e ora è ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale San Camillo di Roma. Aveva avviato le pratiche per la separazione e da questo elemento sarebbe scaturita la sanguinosa, agghiacciante "vendetta" dell'appuntato. Capasso avrebbe ucciso quasi subito le figlie, prima di iniziare la trattativa con le forze dell'ordine che hanno cercato in ogni modo di farlo uscire vivo da questa storia dell'orrore". "Temiamo il peggio, lavoriamo per il miglior esito possibile", spiegava a metà mattinata il capo provinciale dei Carabinieri di Latina, davanti alle telecamere, ma ben presto si è incominciato a sospettare che la tragedia fosse già avvenuta.  Il carabiniere 44enne era appena tornato dal turno di servizio quando ha sparato nel box all'esterno dell'abitazione alla moglie. L'uomo, che ha aspettato la donna all'esterno prima che la stessa si recasse a lavoro, dopo l'agguato è salito in casa e ha preso le figlie in ostaggio. I colleghi dell'appuntato hanno cercato di farlo desistere da ulteriori folli gesti e l'hanno convinto a far entrare nell'appartamento la madre della moglie con indosso un giubbotto antiproiettile, ma la signora ha avuto un malore ed è tornata indietro.

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