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Papa Francesco come Laura Boldrini: contro lo "sfruttamento" delle donne nella pubblicità

Andrea Tempestini
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Papa Francesco come Laura Boldrini: in prima linea contro l'uso del corpo della donna nelle pubblicità. La presa di posizione arriva nella introduzione al libro Diez cosas que el papa Francisco propone a las mujeres, scritto da María Teresa Compte Grau (Madrid, Publicaciones Claretianas, 2018, pagine 85), che sarà presentato il 7 marzo a Madrid, presso la Fundación Pablo VI. Il Pontefice, infatti, premette: "Seguendo il pensiero dei miei predecessori, credo sia necessaria una rinnovata ricerca antropologica che includa i nuovi progressi della scienza e delle attuali sensibilità culturali per andare sempre più a fondo non solo nell'identità femminile, ma anche in quella maschile, per servire così meglio l'essere umano nel suo insieme. Avanzare in questa direzione è prepararci a un'umanità nuova e sempre rinnovata. Spero che il tuo libro sia un ulteriore apporto in tal senso”. Leggi anche: Sgarbi a valanga sul Papa: "Perché va condannato" Dunque, nel testo anticipato dall'Osservatore Romano, il Pontefice si dice preoccupato per "il persistere di una certa mentalità maschilista, perfino nelle società più avanzate, dove si consumano atti di violenza contro la donna, trasformandola in oggetto di maltrattamento, di tratta e di lucro, come pure di sfruttamento nella pubblicità e nell'industria del consumo e del divertimento. Mi preoccupa anche che, nella stessa Chiesa, il ruolo di servizio a cui ogni cristiano è chiamato, scivoli a volte, nel caso delle donne, verso ruoli più di servitù che di vero servizio”. E ancora, il Papa ricorda la attenzione del libro per Maria. "Credo - continua - che dall'essere donna di Maria emerga qualcosa di speciale che io ho chiamato stile mariano, nella mia esortazione apostolica Evangelii gaudium (n. 288). Uno stile che invita tutta la Chiesa a essere Madre che ama tutti con tenerezza e affetto. Uomini e donne nella Chiesa non devono perdere di vista questa prospettiva oggi tanto cruciale”.

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