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Pamela Mastropietro, svolta nelle indagini: sui suoi resti trovato il dna di Innocent Oseghale

Matteo Legnani
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Due tracce di dna diverse: una quella del tassista che il 29 gennaio aveva incontrato Pamela Mastropietro alla stazione di Macerata ed era stato con lei qualche ora. l'altra, riconducibile a Innocent Oseghale. E' la clamorosa svolta nelle indagini sull'omicidio della ragazza, avvenuto lo scorso 30 gennaio. E smentisce quanto sempre raccontato dal nigeriano in carcere con l'accusa di omicidio volontario, che agli inquirenti ha detto di essere fuggito quando Pamela si era sentita male per una overdose. Una scoperta che rafforza la convinzione che il corpo della ragazza sia stato fatto a pezzi dopo l'omicidio per immergerlo più agevolmente in una bacinella riempita con candeggina proprio per cancellare qualsiasi traccia organica "esterna". Leggi anche: Pamela, gli esami escludono l'overdose: è stata uccisa e squartata

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