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Pamela Mastropietro, la madre: "Il suo non è femminicidio ma omicidio, il fallimento delle politiche femministe"

Cristina Agostini
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"E' impossibile vivere. Si sopravvive, in attesa di giustizia". A tre mesi dal terribile omicidio di Pamela Mastropietro, la diciottenne uccisa a Macerata, la madre Alessandra Verni, si sfoga in una lunga intervista a Il Giornale. "Quel che è capitato a lei, non deve capitare ad altri: per questo, chi ha sbagliato, deve pagare". Leggi anche: La confessione? Falsa ma... Pamela e la casa dell'orrore: il segreto della mattonella E attacca anche le istituzioni: "Mi chiedo tuttora se i personaggi istituzionali, coinvolti a vario livello nella gestione dell'ordine e della sicurezza pubblica, che evidentemente ha fatto acqua, siano stati chiamati a rispondere del loro non operato". Quello di Pamela, continua, "non è stato un femminicidio. È stato un atroce omicidio che rappresenta la sintesi del fallimento di certe istituzioni e di determinate politiche. Certo, tante associazioni femministe, che sono scese in campo per molto meno, questa volta hanno taciuto. Imbarazzante". Di perdono non si può parlare: "Si tratterebbe di perdonare Satana. Quindi, no".  

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