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Open arms, Italia e Malta bloccano la Ong in mare anche senza immigrati: no all'ingresso nelle acque territoriali

Gino Coala
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Da Malta e dall'Italia è stato negato alla nave Ong Open Arms di entrare in acque territoriali, anche se a bordo c'è solo l'equipaggio. Che la "pacchia" dovesse finire prima o poi, Matteo Salvini lo ha detto in modo abbastanza chiaro alle Ong. A furia di strumentalizzare ogni parola del ministro dell'Interno, però, non pensavano forse che il ministro leghista si riferisse a loro, non certo ai disperati che attraversano il Mediterraneo. Se ne saranno accorte un po' di più oggi, quando la battaglia del governo italiano ha trovato in Malta l'alleato naturale per rimettere in riga le navi impegnate nei soccorsi non legate alle marinerie europee. Leggi anche: Ong, il dossier della Guardia costiera: tutti i trucchi illegale con cui riempiono l'Italia di clandestini Stando a quanto riferisce su Twitter la Ong della Nave Open Arms, il dialogo con le autorità europee è diventato sempre più ostile: "L'Italia e Malta negano l'accesso alle loro acque alla nave Open Arms. La nave umanitaria - scrivono su Twitter - ha salvato più di 5 mila vite in un anno sotto il coordinamento della Guardia costiera ed è stata assolta dalla magistratura italiana e ha un equipaggio europeo, come la sua bandiera". Prima con l'Aquarius, poi con la Lifeline e infine con Open Arms, le autorità italiane e maltese alla vigilia del Consiglio europeo sembrano voler dare un messaggio chiaro e tondo all'intero sistema che fino a oggi ha vissuto negli spazi d'ombra del soccorso ufficiale, una sorta di chiusura dei porti indiretta, ma solo per le Ong.

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