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Immigrati, la bozza della nuova operazione Sophia non indica i porti di sbarco

Matteo Legnani
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Uno dei temi-chiave della questione migranti è l'operazione Sophia: guidata dall'Italia, prevede l'impiego di navi militari dei Paesi ue per il pattugliamento delle acque tra Europa ed Africa e l'eventuale salvataggio di migranti in mare. Che fono ad oggi venivano tutti (o quasi) sbarcati in Italia. Poi Salvini, circa un mese fa, s'è messo di traverso, impedendo a una unità irlandese l'approdo in uno dei nostri porti e invocando una revisione di Sophia. La Ue ci sta lavorando, ma la prima bozza arrivata dall'Europa è di fatto una beffa per il nostro Paese, perchè non indica specificatamente i porti presso i quali le unità militari potranno essere sbarcati. E coi nostri scali marittimi che sono i più vicino alle coste africane è facile immaginare dove finiranno ancora una volta gli immigrati se nella "nuova" iperazione Sophia non saranno incidati i porti di scarco e le relative condizioni per portarli in uno piuttosto che in un altro. Per approfondire leggi anche: Matteo Salvini contro la ministra Trenta: cosa c'è dietro davvero

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