Autostrade per l'Italia, la vergogna finale: i vertici non si dimettono

La domanda è arrivata un bel po' dopo l'inizio della conferenza stampa che Autostrade per l'Italia, a quattro giorni dal tragico crollo del ponte Morandi a Genova, ha tenuto per scusarsi, esprimere le condoglianze ai parenti delle vittime e per illustrare il piano di ricostruzione del viadotto. "Sono previste dimissioni dei vertici delle società del gruppo Benetton coinvolte nel business delle autostrade?" ha chiesto uno dei giornalisti. E lì s'è creato un curioso siparietto, con il presidente di Atlantia Fabio Cerchiai che ha difeso l'ad di Autostrade per l'Italia Giovanni Castellucci: "Penso che nell'interesse della società e dell'iter di ricostruzione del viadotto crollato, e quindi nell'interesse della comunità, Giovanni castellucci stia al suo posto. Lo dico anche personalmente, per la stima che ho nei suoi confronti".