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Flavio Briatore indagato, i magistrati: il capo delle Entrate chiedeva clienti in vip in cambio di un aiuto

Caterina Spinelli
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Per la vicenda dello yacht Force Blue di Flavio Briatore, nel mirino della magistratura finiscono anche il commercialista dell'imprenditore, Andrea Parolini (agli arresti domiciliari), e Walter Pardini, ex direttore dell'Agenzia delle Entrate di Genova. Secondo la magistratura, i tre avrebbero stretto una sorta d'accordo in base al quale Briatore si sarebbe impegnato a portare i vip nel resort che Pardini ha in Kenya. In cambio avrebbe ricevuto un parere in grado di alleggerire la posizione di mister Billionaire in merito al processo penale d'appello. Processo nel quale Briatore è accusato di aver usato personalmente il mega yacht, usufruendo delle agevolazioni fiscali destinate a chi noleggia imbarcazioni. Leggi anche: Briatore ancora nei guai, ecco cos'ha combinato Secondo quanto ipotizzato dagli inquirenti, lo scopo di Briatore era quello di pagare le imposte dovute per riottenere lo yacht (di valore pari a 20 milioni di euro) e dribblare la condanna. Peccato però che Pardini all'epoca fosse già finito nei guai per un altro simile "favore" e quindi il suo ufficio era tappezzato di microspie e telefoni controllati. "Adesso se vuole fare qualche proposta oscena, la fa direttamente al cellulare", scherzava così l'ex direttore durante una telefonata privata con il commercialista Parolini.  Leggi anche: Briatore e la Gregoraci non sono più una coppia Inoltre nell'interrogatorio era stata la stessa fidanzata di Pardini, anche lei dipendente dell'Agenzia, ma non indagata, a chiarire l'incontro fra il suo compagno e Parolini: "In quell'occasione il commercialista parlava a nome di Briatore, assicurando a Pardini di mandare clienti vip nella sua proprietà in Africa". Eppure il finale non è quello previsto: Briatore, già condannato in appello, ora si trova a dover fare i conti con un'inchiesta in più, mentre anche il direttore dell'Agenzia è ai domiciliari. Non usa mezzi termini il gip che nell'ordinanza accusa Briatore "di essere in Italia nullatenente e di aver intestato fittiziamente tutti i suoi averi a un trust di diritto estero".  Da par suo, Briatore si difende in un'intervista a La Stampa e afferma su Pardini: "Io non so neppure chi sia questo signore, questo Pardini. Non l'ho mai incontrato, non gli ho mai parlato, men che meno quando sono stato a Genova in occasione delle udienze sul caso Force Blue".

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