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Vaticano, Papa Francesco trema: il cardinale Burke incontra Matteo Salvini, fronte sovranista nella Chiesa

Caterina Spinelli
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Mentre il Sinodo sui giovani organizzato da Papa Francesco concludeva l'ultima sessione, a pochi passi, il cardinale americano Raymond Leo Burke incontrava, per la seconda volta, Matteo Salvini. L'occasione - spiega Fabio Marchese Aragona - è stata la consegna del Premio Internazionale Giuseppe Sciacca, organizzata dall'omonima fondazione all'interno dell'auditorium della Pontificia Università Urbaniana. Dell'ente, che si occupa principalmente di sostegno alle famiglie indigenti, il porporato statunitense è presidente d'onore, mentre il vicepremier è presidente del Comitato Scientifico. Burke, uno dei quattro firmatari dei noti "dubia", è considerata una guida dall'ultradestra cattolica americana. Questa da tempo difende Carlo Maria Viganò, l'ex nunzio che ha chiesto le dimissioni di Bergoglio, rivelando diversi scandali interni alla Chiesa.  Leggi anche: Terremoto in Vaticano: l'alleanza anti-Bergoglio Non è dunque un mistero che alla Lega Burke piaccia eccome. A unire ancora di più questi due personaggi ci ha pensato Steve Bannon, l'ex capo stratega di Donald Trump che ha già reclutato il leader del Carroccio per The Movement, il partito sovranista pronto per le elezioni europee. Bannon ha coltivato anche il legame con il cardinale: dal 2014, infatti, il giornalista trumpiano collabora con l'Istituto Dignitatis Humanae, un think tank conservatore cattolico, presieduto proprio dal porporato tradizionalista. La corrispondenza non finisce qui: Bannon ha già in programma per il nuovo anno dei corsi di leadership per politici cattolici conservatori. 

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