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Emanuela Orlandi, la criminologa Roberta Bruzzone: "Le ossa secondo me sono di Mirella Gregori"

Cristina Agostini
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Le ossa ritrovate a Villa Giorgina, sede della Nunziatura apostolica, in Vaticano, potrebbero essere di Mirella Gregori, la ragazza scomparsa nel 1983 insieme a Emanuela Orlandi. Una indicazione verrà dagli esami della scientifica sui resti di uno, forse due, scheletri per ora ci sono solo indizi: i resti appartengono a una donna minuta, di età superiore ai quindici anni. Roberta Bruzzone, in una intervista a Il Tempo, premette: "Mi sembra francamente presto per esprimere un parere. Certo è che si tratta di una scoperta inquietante perché è indubbio che i resti siano legati a un'azione omicidiaria". Leggi anche: "Se l'assassino della Orlandi è un prete, allora...": Feltri, la verità brutale E "più che dire ciò che non torna, credo sia importante dire ciò che torna", sottolinea la criminologa. L'inchiesta è stata poderosa, indirizzata senza indugi verso la ricerca della verità. Il problema, come ha detto Pietro Orlandi, è che ogni qualvolta si sia cercato di raggiungere l'obiettivo, ci si è trovati di fronte a un ostacolo, venuto non dall'esterno delle mura vaticane. Questo dettaglio fa riflettere". "Io credo che i casi" di Emanuela e Mirella "siano stati indebitamente collegati". Addirittura, secondo la Bruzzone, questo collegamento, "non ha giovato all'inchiesta sulla scomparsa della prima. E se dovessi proprio ipotizzare un'annessione tra scoperta dello scheletro e le due adolescenti, penserei sicuramente più a Mirella Gregori che all'Orlandi".

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