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Bollo auto, la rivoluzione del ministro Costa sulla tassa più odiata: chi vuole massacrare

Gino Coala
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Il ministro per l'Ambiente Sergio Costa ha intenzione di riformare l'odiatissimo bollo auto, trasformandolo in una tassa "a consumo". Sui dettagli c'è ancora il massimo riserbo, o probabilmente il ministro non ha ancora ben chiaro come potrà cambiare la tassa sulle auto, ma l'idea di base è quella di trasformarla in un'arma contro i veicoli più inquinanti. Leggi anche: Multe stradali, la condanna a morte della Cassazione: senza verbale, si paga lo stesso Costa ha detto di voler promuovere presso il ministero dei Trasporti, che è quello competente sul bollo auto, una "proposta per l'aggiornamento delle tasse automobilistiche, utilizzando il criterio del bonus malus". Il sospetto è che il ministro segua la direzione già indicata dal Parlamento europeo, che ha auspicato un modello basato sul contributo della singola vettura all'inquinamento da CO2. Il governo avrebbe davanti quindi due possibili strade: tassare di più le auto che emettono una maggiore quantità di CO2, in base alle stime dichiarate dalle case produttrici. Oppure sulla base di consumi di carburante, in modo da tassare solo per l'effettivo uso dell'auto. L'Ue suggerisce invece l'installazione di sensori per la quantificazione dell'anidride carbonica.

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