Editoria, la Città di Salerno a rischio licenziamenti: la crisi dello storico quotidiano campano
In tempi in cui si fa sempre più pesante la scure del governo sui tagli all'editoria, arriva un'altra spada di Damocle per una delle testate giornalistiche più quotate della Campania. Quattro sono infatti i licenziamenti previsti per il quotidiano La Città di Salerno. E per tentare di scongiurare questo rischio concreto proprio ieri si è tenuto presso la sede del Sindacato unitario giornalisti della Campania l'incontro tra il Cdr e i vertici di Edizioni salernitane Srl, alla presenza del segretario del Sugc, Claudio Silvestri, del consigliere nazionale della Fnsi Gerardo Ausiello e del segretario della Fistel-Cisl Antonio Abagnara. Il tentativo di trovare un punto di incontro per convincere l'azienda a ritirare i licenziamenti non è andato a buon fine. «I lavoratori si sono detti disponibili a fare la loro parte, ma l'editore - spiega il sindacato - ha chiesto sacrifici irricevibili che avrebbero, tra l'altro, gravemente compromesso la qualità di una testata centrale per l'informazione di Salerno e della Campania». Nelle prossime ore, dunque, partiranno le lettere di licenziamento nei confronti di quattro giornalisti secondo il piano firmato dal direttore. «Le azioni di lotta dei dipendenti - annunciano i rappresentanti sindacali-continueranno contro quella che appare un'azione di demolizione incomprensibile di un giornale patrimonio collettivo per il territorio». Martedì mattina una delegazione di giornalisti aveva incontrato monsignor Luigi Moretti, che aveva espresso viva preoccupazione per il futuro dei dipendenti de La Città. Per il presidente dell'Ordine campano dei giornalisti Ottavio Lucarelli si tratta di una «decisione inaccettabile perché arriva dopo anni di sacrifici. Non solo un anno di solidarietà che ha già consentito all'azienda di risparmiare centinaia di migliaia di euro, ma in precedenza c'erano stati tagli di domenicali, di festivi, alle agenzie. Una testata giornalistica è sempre al servizio della comunità e la comunità in questo momento deve far sentire la propria voce», ha concluso. Sulla vertenza è intervenuta anche l'assessore al Lavoro della Regione Campania Sonia Palmeri: «Apprendiamo dalla viva voce dei diretti interessati la profonda preoccupazione per un nuovo e rigido programma di riorganizzazione del comparto del personale deciso dalla proprietà», le parole dell'assessore, che lancia «un appello alla società editrice della testata, affinché ritorni sui suoi passi e utilizzi tutti gli strumenti a disposizione delle aziende in crisi per salvaguardare i livelli occupazionali, puntando invece ad un rilancio della testata partendo dalla professionalità dei suoi giornalisti». Solidarietà anche dal Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti e di tutti i presidenti e i vice presidenti regionali ai colleghi de La Città. «Le comunità hanno il diritto ad essere informate e non è possibile che siano esse a pagare il prezzo di errori gestionali delle aziende editoriali. L'informazione non è una merce come tutte le altre, ma un diritto costituzionale che va salvaguardato e garantito», ha detto il presidente del Cnog Carlo Verna ricevendo, nel corso della Consulta dei presidenti degli Ordini regionali, i giornalisti Piero delle Cave e Maurizio D'Elia in rappresentanza della redazione, che è in stato di agitazione ed oggi è al quinto giorno consecutivo di sciopero. Verna ha ribadito la vicinanza e l'impegno del Cnog per una soluzione positiva della vertenza ed ha ricordato anche la vicenda della Gazzetta del Mezzogiorno, anch'essa con la redazione oggi in sciopero, dove, si legge in nota dell'Ordine «è in corso un'analoga ristrutturazione che mette in serio pericolo la sopravvivenza del giornale». di Giuliana Covella