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Femminicidio, tutti i dati: aumenta l'età delle donne vittime

Maria Pezzi
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Secondo quanto riportato dall'associazione SOS Stalking (http://www.sos-stalking.it/), dal 1 gennaio 2019 al 7 marzo 2019 sono già 12 i casi di donne uccise per mano maschile. Una strage che non accenna a fermarsi, e le cui vittime soccombono nella maggior parte dei casi per mano del compagno o dell'ex compagno, incapace di accettare il distacco dalla partner. “Rispetto ai primi 60 giorni del 2018 i numeri si confermano stabili ma è ancora presto per stilare un bilancio”, afferma l'avvocato Lorenzo Puglisi, Presidente e fondatore dell'associazione SOS Stalking, che sottolinea come il dato veramente significativo sia un altro: “è aumentata in maniera significativa l'età media delle vittime sale ancora rispetto alla scorso anno attestandosi a 54,2 anni, con il 50% delle vittime registrate ad oggi con più di 70 anni. I dati in realtà sono, almeno minimamente, incoraggianti: rispetto allo stesso periodo del 2018 infatti il numero delle vittime è rimasto invariato, mentre è calato se confrontato con i 3 anni precedenti. Se dal 1 gennaio al 6 marzo del 2017 infatti le donne uccise sono state 15, nel medesimo periodo del 2016 si sono registrati ben 24 delitti. Le cifre come sempre variano da regione a regione e, a marzo 2019, vedono Lombardia, Emilia Romagna e Veneto in cima all'elenco con due femminicidi per regione, seguiti da Toscana, Umbria, Trentino Alto Adige, Liguria, Piemonte e Campania con un delitto ciascuna. L'associazione SOS Stalking ricorda ancora una volta i numeri del drammatico bilancio, che oscillano di qualche unità, non evidenziando però mai un'inversione di tendenza: nel 2018 in Italia hanno perso la vita 86 donne, il 2017 ha visto 113 vittime,  nel 2016 ne sono state uccise 115, 120 nel 2015, 117 donne sono state uccise nel 2014 e ben 138 nel 2013. Gli ultimi aggiornamenti, diffusi dall'Istat nel report “Le vittime di omicidio”, relativi all'anno 2017, chiariscono che l'80,5% delle donne uccise è vittima di una persona che conosce, precisando che “le percentuali sono stabili nel tempo”: nel 43,9% dei casi è un partner (35,8% attuale, 8,1% precedente), nel 28,5% un parente (inclusi figli e genitori) e nell'8,1% un'altra persona conosciuta. Le donne straniere sono uccise più di frequente dai loro partner o ex partner rispetto alle italiane (rispettivamente 58,3% e 40,4%) e meno da altri parenti (20,8% per le straniere e 30,3% per le italiane). “Finalmente il governo ha posto l'accento su nuovi mezzi di contrasto garantendo alle vittime di condotte violente e persecutorie una corsia preferenziale (attraverso il cosiddetto codice rosso) imponendo al magistrato di sentire la persona oggetto di maltrattamenti entro tre giorni. Il testo inoltre prevede che le forze dell'ordine siano obbligate a comunicare tempestivamente all'autorità giudiziaria le notizie di reato che comprendono condotte violente o persecutorie nei confronti delle donne in modo da evitare il trascorrere di settimane o mesi, come accade ancora troppo spesso” afferma Puglisi. Oltre alle vittime in prima linea non vanno dimenticate i bambini - o ragazzi - che, in seguito al delitto, si sono ritrovati orfani di madre o, in caso di omicidio-suicidio, di entrambi i genitori. In Italia sono oltre 2000 gli orfani del femminicidio: “Ai 67 ragazzi rimasti orfani nel 2017, se ne aggiungono 42 nel 2018 e altri 5 nei primi 2 mesi del 2019”. Le cosiddette ‘vittime secondarie' hanno un'età media compresa fra i 5 e i 14 anni e una prospettiva di vita molto difficile a cui far fronte: “Spesso si dimentica che questi ragazzi provano una sofferenza che non si può contenere se non con un lungo percorso di psicoterapia. Per questo lo Stato dovrebbe farsi carico dei relativi costi che, ad oggi, ancora troppo spesso vengono addossati alle famiglie superstiti, se e quando esistono”, conclude Puglisi. L'Avvocato Puglisi nel 2010 fonda l'associazione SOS Stalking (www.sos-stalking.it), il primo sportello telematico in Italia in grado di offrire una consulenza diretta, sia legale che psicologica, alle vittime di stalking, di cui è anche Presidente. Nel 2012, dopo aver conseguito una specializzazione in diritto di famiglia e diritto minorile, fonda “FamilyLegal” (www.familylegal.it e www.familylegal.ch) con il quale vengono promossi servizi legali connessi alla sfera familiare, tra cui separazioni e divorzi nazionali e internazionali, regolamentazioni delle coppie di fatto, successioni, adozioni nazionali e internazionali.

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