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Rc auto, il trucchetto dietro le assicurazioni a tempo: premi e classe di merito, cosa non ti dicono

Gino Coala
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Le assicurazioni per auto e moto a tempo hanno avuto molto successo tra gli italiani, soprattutto per gli appassionati stagionali delle due ruote, che possono tenere in garage il mezzo mettendo in pausa l'assicurazione durante i mesi invernali. Leggi anche: Auto, dal 2022 obbligatorio il sistema di frenata di emergenza autonoma La convenienza economica di questo tipo di polizze, però, può nascondere brutte sorprese, come per esempio le offerte delle compagnie sui mesi gratuiti. In realtà di gratuito non c'è nulla, perché quei mesi vengono semplicemente pagati per intero e poi ricalcolati come bonus di sconto per il successivo rinnovo, vincolando così il cliente a restare con la stessa compagnia. Un dettaglio scritto nel contratto, che sarebbe bene leggere con maggiore attenzione, come suggerisce il direttore della comunicazione di Facile.it, Andrea Polo. Tra le assicurazioni a tempo e quelle tradizionali è necessario fare massima attenzione alle condizioni di copertura dei danni, che non sempre vanno considerate identiche: "Per fare un esempio - dice Polo su La Stampa - non è detto che il massimale si adeguato. È bene quindi verificare sempre questo livello di copertura". Discorso analogo per la classe di merito, che con le assicurazioni a tempo non avanzano con la stessa cadenza degli altri contratti. Quelle temporanee infatti non coprono il cosiddetto "periodo di osservazione", cioè quell'intervallo di tempo che la compagnia assicurativa usa per determinare la classe di merito dell'assicurato. Sono 10 mesi per i nuovi assicurati e 12 per i successivi rinnovi.

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