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Sea Eye, Carlotta Weibl sfida Salvini: "Ai migranti gli stessi diritti dei cittadini Ue"

Giulio Bucchi
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Concedere ai migranti gli stessi diritti dei cittadini Ue. Ad alzare il tiro sul tema-accoglienza è la ong tedesca Sea Eye, già al centro di un nuovo braccio di ferro (perso) con Matteo Salvini per la nave con 64 migranti a bordo cui non è stato concesso l'ingresso nelle acque italiane a Lampedusa. Leggi anche: "Perché Salvini è intoccabile": La Ong lo denuncia? Il vicepremier e la mossa perfetta sui migranti "Nei recenti casi di salvataggio - spiega Calotta Weible, portavoce della Ong, all'assemblea della italiana Mediterranea sul caso della Alan Kurdi -, lo sbarco è diventato subordinato al raggiungimento di accordi politici tra gli stati membri dell'Ue. Persino l'evacuazione umanitaria di persone particolarmente vulnerabili a bordo è stata subordinata al raggiungimento di un accordo. Denunciamo con forza questo approccio e chiediamo all'Italia di applicare ai rifugiati e ai migranti gli stessi diritti umani garantiti ai cittadini europei. Queste persone sono naufraghi e non dovrebbero essere trattate diversamente, non dovrebbero essere classificate in base al loro status giuridico come migranti: in mare non c'è migrante, banchiere o idraulico: ci sono solo persone".

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