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Papa Francesco, il blitz dell'elemosiniere pro-abusivi? Chi inchioda il Pontefice, caos in Vaticano

Gino Coala
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L'elemosiniere di Papa Francesco, il cardinale Konrad Krajewski, si è addirittura calato nel pozzetto dove c'erano i contatori della luce pur di rompere i sigilli imposti al palazzo occupato da quindici anni in via Santa Croce in Gerusalemme a Roma e riportare la corrente elettrica per 450 abusivi. Un gesto dichiaratamente illegale, visto che quei sigilli erano stati messi dalle autorità italiane dopo aver accumulato oltre 300mila euro di bollette non pagate. Leggi anche: Papa Francesco, la brava dell'elemosiniere fa infuriare il Vaticano Un gesto che difficilmente "padre Corrado" ha compiuto in totale autonomia. Anzi, come riporta il Messaggero, il cardinale polacco può essere considerato uno degli uomini più vicini in questo momento a Papa Francesco. Nei confronti del suo elemosiniere, Bergoglio nutre enorme fiducia e ogni cosa che fa gode del sostegno del pontefice, l'unico al quale il cardinale deve rendere conto del proprio operato. Secondo il quotidiano capitolino, insomma, il gesto sarebbe stato voluto da Papa Francesco in persona. Padre Konrad in teoria rischia di rispondere davanti a un giudice del suo gesto estremo in difesa degli occupanti del palazzo. In realtà il cardinale è cittadino vaticano e gode anche dell'immunità diplomatica. Insomma, il cardinale non rischia nulla, così come continueranno a restare impuniti gli occupanti del gruppo Action e dell'associazione Spint time. Tanto da potersi permettere minacce farneticanti di resistenza civile: "Nel caso in cui l'elemosiniere del Papa venisse denunciato, siamo pronti ad autodenunciarci tutti", ha detto un portavoce dell'associazione che occupa abusivamente i locali del palazzo, Andrea Alzetta. Questa mattina, la Areti, la società dell'Acea che gestisce la rete di distribuzione a Roma, ha presentato alle forze dell'ordine un esposto contro ignoti per l'allaccio elettrico nello stabile occupato, ristabilito dopo il passaggio del cardinale Krajewski. Come riporta Repubblica, l'allaccio era naturalmente abusivo, quindi il reato ipotizzato sarà di furto di energia.

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