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Sea Watch, Matteo Salvini contro l'arcivescovo di Torino: "I soldi della Diocesi a 43 italiani in difficoltà"

Caterina Spinelli
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È monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, l'uomo che ha dichiarato di voler accogliere i 43 migranti a bordo della Sea Watch. La nave è ancora in mezzo al mare in attesa - dopo il rifiuto di sbarcare a Tripoli - di un porto sicuro da dieci giorni. Matteo Salvini sulla vicenda non ha mai cambiato idea: "Noi non accogliamo, che ci pensi l'Olanda". E così intervengono i cattolici, o meglio, chi predica l'accoglienza: "La diocesi di Torino è disponibile ad accogliere le 43 persone che sono a bordo della Sea Watch al largo di Lampedusa, senza oneri per lo Stato, perché al più presto si possa risolvere una situazione grave e ingiusta", aveva affermato monsignor Nosiglia in mattinata, lunedì 24 giugno. Leggi anche: Sea Watch, la diocesi di Torino disponibile ad accogliere i migranti Monsignor aveva poi mostrato tutta la sua tristezza: "Come vescovo e come cristiano sento tanta sofferenza". La risposta del ministro dell'Interno non si è fatta attendere: "Caro Vescovo, potrà destinare i soldi della Diocesi per aiutare 43 Italiani in difficoltà - ha scritto Salvini sul suo profilo Facebook - Per chi non rispetta la legge i nostri porti sono chiusi".

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