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Sea Watch 3, Giorgia Linardi provoca Matteo Salvini: "Come sta finanziando la nostra ong"

Davide Locano
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Dopo la comandante, Carola Rackete, scende in campo la portavoce, Giorgia Linardi, intervistata da Massimo Giannini a Circo Massimo, su Radio Capital. Si parla ovviamente del caso Sea Watch 3, con la nave ferma fuori dal porto di Lampedusa e con lo stallo che continua, arrivato ormai al 15esimo giorno. "La situazione è molto complicata. La comandante non la si tiene più, per dirla in maniera semplice. Non ne può più e non considera l'opzione di trascorrere lo stesso tempo trascorso in acque internazionali davanti al porto di Lampedusa. È sempre più difficile mantenere una situazione di equilibrio a bordo, c'è un clima di crescente depressione e disperazione». "Purtroppo - riprende la Linardi - pare che l'unico modo per far sbarcare queste persone attraverso il trasbordo su motovedette della guardia costiera, che è quello che abbiamo chiesto, sia con evacuazioni mediche di urgenza. Lo trovo terribile: cosa bisogna fare? Tagliarsi le vene, sbattere la testa contro uno spigolo, buttarsi in mare o ingoiare una forchetta? Stiamo valutando tutte le opzioni - aggiunge - , ma ci sono aspetti banalmente tecnici la manovra nel porto di Lampedusa non è semplice, durante il giorno c'è un fitto avvicendarsi di traghetti e c'è anche il problema del traffico aereo, visto che il porto è anche il punto di decollo" Leggi anche: Sea Watch 3, toh che caso: cosa "scorda" Laura Boldrini Dunque la Linardi arriva a dire che il fuorilegge potrebbe essere Matteo Salvini, e non la nave della ong per cui lavora: "Potrebbero essere loro a violare una norma. Il divieto di ingresso immotivato è una violazione, a norma di legge. Non si può dire a una nave in stato di necessità non entri punto, devi dire non entri perché, si sono rifiutati di metterlo per iscritto e comunque sanno in cuor loro che non entri perché c'è un'interdizione non vuol dire nulla, anche perché l'interdizione l'abbiamo già violata, e ce ne assumiamo pienamente la responsabilità". Quindi, quella che sembra una provocazione a Salvini, che si interroga su chi finanzi la Sea Watch: "In questi giorni - risponde la Linardi - ci sta finanziando Salvini. L'organizzazione sta ricevendo un boom di donazioni, una cosa mai vista. Il sito non funziona da ieri, è andato in tilt per le tante donazioni. Quindi ringraziamo il ministro dell'Interno. Normalmente Sea Watch è finanziata da privati, l'unico grande donatore che abbiamo è la Chiesa protestante tedesca. E il nostro bilancio è pubblico, abbiamo un report annuale di rendicontazione e ovviamente chi volesse fare ulteriori accertamenti può rivolgersi all'agenzia delle entrate tedesca", conclude.

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