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Sea Watch, Carola Rackete arrestata dopo lo sbarco: la manovra suicida, terzo capo d'incriminazione. Rovinata?

Giulio Bucchi
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Rischia grosso ora Carola Rackete. La capitana della Sea Watch è stata arrestata dopo aver completato lo sbarco dei 40 migranti a Lampedusa con un autentico blitz nel cuore della notte. "Non ce la faccio più, devo portarli in salvo", ha spiegato la 31enne (già indagata dalla Procura di Agrigento per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina) all'equipaggio della Ong prima della manovra estrema. Per lei ora l'accusa è "resistenza o violenza contro nave da guerra", rischia una condanna da 3 a 10 anni. Leggi anche: "Carola viola tutte le regole". Sorpresa, anche Travaglio sta con Salvini Non solo. Nella sua determinazione ha anche rischiato il disastro arrivando allo scontro fisico con una motovedetta della Guardia di Finanza che ha tentato all'ultimo di frapporsi tra la nave della Ong battente bandiera olandese e la banchina per impedire lo sbarco in sfregio alle leggi italiane. Ora la Rackete potrebbe venire incriminata anche per "tentato naufragio". 

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