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Sea Watch 3, Carola Rackete non sarà espulsa: i magistrati con la comandante, quanto resta in Italia

Davide Locano
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Toghe scatenate contro Matteo Salvini e in difesa di Carola Rackete sul caso Sea Watch 3. Non soltanto l'annullamento dei domiciliari disposto dal gip di Agrigento. Già, perché secondo quanto riporta il Corriere della Sera, la Rackete non verrà neppure espulsa. Alle 20.50 di martedì sera, Salvini aveva annunciato che la comandante della ong "sarà allontanata dal territorio e accompagnata alla frontiera". Dunque il ministro dell'Interno ha chiarito che il provvedimento dovrà essere approvato da un giudice. Ma in realtà quel provvedimento è già stato negato poiché per il prossimo 9 luglio è fissato l'interrogatorio di Carola, la quale rischia di restare in Italia molto a lungo. Dunque, entro giovedì sera è attesa la bocciatura "formale" dell'espulsione, data sostanzialmente per scontata: i magistrati, come detto, ancora una volta contro il leader della Lega. Sempre il Corsera aggiunge che nelle prossime ore l'avvocato Alessandro Gamberini della comandante di Sea Watch 3 depositerà un'istanza di rinvio perché proprio quel giorno ha un altro impegno professionale e dunque è possibile che il faccia a faccia con i magistrati possa slittare almeno di una settimana. Fino a quel momento Rackete rimarrà libera in Italia. Esattamente quello che Salvini voleva evitare. Leggi anche: Sea Watch 3, il migrante appena sbarcato che sta con Salvini

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