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Sea Watch? Mai più: il pacchetto-Salvini per fermare il gioco sporco delle ong

Davide Locano
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Le navi delle Ong che violano le leggi italiane verranno subito confiscate. Quanto alle multe, la Lega vuole portarle fino a un milione e il M5S si dice d' accordo. Il Carroccio ha invece dovuto fare marcia indietro sulla proposta di attribuire al ministro dell' Interno il potere di divieto di trasbordo o sbarco di migranti irregolari. Si chiude così il primo round della partita sul decreto Sicurezza bis. Il fischio è alle 15, quando scade il termine per la presentazione degli emendamenti che ora passeranno l' esame delle commissioni parlamentari. Dopo una lunga riunione tra i due alleati cominciata di mattina presto, si è trovato l' accordo su un pacchetto di emendamenti di maggioranza, una quarantina in tutto: ventuno della Lega, venti del M5S. Ma ne restano altri non concordati. In totale sono 547 gli emendamenti presentati. Il numero più alto è di Forza Italia, che in tutto ha depositato 160 emendamenti, Fratelli d' Italia 128, il Pd 119, Liberi e Uguali 15. Come sempre accade nei provvedimenti più discussi - e questo lo è - il conto vero si farà in Aula, dove non è escluso che si formino maggioranze diverse da quella attuale per far passare questa o quella modifica. Come ha detto Stefano Candiani, sottosegretario della Lega al ministero dell' Interno, ai microfoni di Rai Radio1, «inizia un iter parlamentare e nell' iter parlamentare ci saranno anche altri emendamenti, di sicuro. A fronte di un' azione delle Ong che continuamente mette a repentaglio la nostra sicurezza nazionale, bisogna dare provvedimenti proporzionali. Se ci saranno altri emendamenti da presentare saranno presentati». Leggi anche: Sea Watch, Matteo Orfini multato... frigna LO SCONTRO Le due proposte che hanno riacceso lo scontro tra Lega e M5S sono state quelle sulle multe alle Ong e sui superpoteri al Viminale per vietare lo sbarco di stranieri irregolari. La prima era stata presentata dal leghista Igor Iezzi e prevedeva sanzioni da 150mila euro fino a un milione per chi viola le norme contenute nel decreto. La seconda, ancora più esplosiva, disponeva che il ministro dell' Interno potesse «vietare il trasbordo o lo sbarco sul territorio nazionale di cittadini stranieri irregolari». Significa che il controllo dei migranti si sarebbe dovuto svolgere sulle barche. E chi non fosse risultato in regola sarebbe stato rispedito a casa su decisione unica del Viminale. I Cinque Stelle si sono opposti categoricamente: «Così non possiamo andare avanti, non era stato concordato». Dopo un lungo tira e molla, la Lega ha accettato di ritirarlo (tanto può sempre ripresentarlo in Aula). In cambio ha presentato l' emendamento per aumentare le sanzioni. Anche su quel testo i Cinque Stelle avevano molte perplessità, ma alla fine hanno abbozzato: «In merito al dl sicurezza ribadiamo che siamo per l' aumento delle sanzioni e la confisca immediata delle navi. Sono norme doverose per impedire che si continui a sfruttare persone che scappano dalla povertà per fare show indecorosi e generare caos mediatico. Basta a strumentalizzazioni politiche», facevano filtrare fonti M5S in serata. Un altro emendamento della Lega prevede che il comandante di una nave che compie il «delitto di resistenza o violenza» contro una nave militare o della Guardia di Finanza venga sempre arrestato. GIOCHI DI SPONDA Quello su cui i due partiti di maggioranza sono stati d' accordo da subito è la confisca immediata, alla prima violazione, non più in caso di reiterazione, delle navi che non rispettano le leggi italiane, a cominciare dalle norme previste nel decreto sicurezza. La proposta della Lega prevede che la nave delle Ong che non obbediscono al divieto di non transitare nelle acque territoriali, siano sempre sequestrate e confiscate. E anche il M5S ha presentato un identico emendamento, aggiungendo che dopo il sequestro, le navi vengano assegnate alla polizia o alla protezione civile. Nel pacchetto c' è anche una proposta per creare un registro presso il Ministero delle Infrastrutture delle navi confiscate. Il M5S ha, poi, chiesto più forze dell' ordine a presidio dei confini italiani maggiormente sottoposti all' arrivo di migranti nel periodo estivo. Ora comincia il percorso parlamentare: prima le commissioni poi, intorno al 15 luglio, l' Aula di Montecitorio e il 30 il Senato. Già alla Camera potrebbero esserci sorprese, anche se ieri Matteo Salvini si diceva tranquillo: «Non mi aspetto problemi dal M5S, sono orgoglioso di quello che abbiamo presentato». Ma le tensioni sono tali che di blindato può esserci poco: il Movimento Cinque Stelle guarderà al Partito democratico per far passare qualche emendamento, ma anche la Lega potrebbe fare identico gioco con il centrodestra. di Elisa Calessi

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