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Ettore Weber, la moglie del domatore ucciso dalla tigre: "Errore suo, salvate i felini. Quella sera...

Gloria Gismondi
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Lo scorso 4 luglio il 61enne circense Ettore Weber, domatore di tigri da 15 anni, moriva mentre stava addestrando i suoi amati felini. L'uomo infatti ha perso la vita in seguito alla zampata di una tigre che gli avrebbe reciso la giugulare lasciandolo esanime a terra. Oggi è la moglie Loredana Vulcanelli a parlare, e lo fa al quotidiano Il Giorno. La donna, testimone oculare di quanto accaduto, afferma che "è un dono di natura essere domatore, pochi al mondo ce l'hanno", e suo marito ce l'aveva, Non solo: "Addomesticava qualunque animale, si avvicinava e li capiva". Leggi anche: "Perché Ettore è morto", il parere di Vittorio Feltri Parole dolci, quelle riservate al marito. Così come dedica belle parole alle tigri responsabile della sua morte I felini, dallo zoo di Triggiano dove si è consumata la tragedia - sono state trasferiti allo zoo safari di Fasano, e proprio oggi - martedì 16 luglio - il giudice dovrà pronunciarsi in merito al destino di questi felini, i quali rischiano di essere abbattuti. La donna si dice contraria alla soppressione di Sultan, questo il nome della tigre che avrebbe sferrato il colpo mortale: "È l'uomo che sbaglia, non l'animale, che ha solo l'istinto". E ancora: "Se io mi avvicino a uno strapiombo per farmi un selfie, non è colpa del burrone se muoio. Le tigri le abbiamo cresciute col biberon nella roulotte". "Ha sbagliato il movimento", afferma la vedova raccontando quanto accaduto quella sera davanti ai suoi occhi, "il felino è un predatore e si è destabilizzato per quel gesto. È stato un fulmine, con una zampata Ettore è crollato in un secondo perdendo la vita con la giugulare recisa. Non è stato sbranato", così come era stato detto. Nonostante la donna parli del marito come di "amore a prima vista, folle amore", è anche vero che Sultan era il suo "migliore amico". E anzi "è rimasta sopra mio marito, come a vegliarlo. È come se si fosse resa conta dell'errore e voleva dirci: State lontani, ci penso io" Ettore e la moglie avevano deciso di lasciare la vita circense nel giro dei prossimi due anni ma, rimasta ormai sola, ha deciso di rimanere vicina ai suoi figli e nipotini, e si augura di poterlo fare anche in compagnia delle amate tigri.

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