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Carola Rackete interrogata ad Agrigento ci fa la morale: "Ecco cosa penso di Matteo Salvini"

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Caterina Spinelli
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"Carola Rackete è libera, non è stato convalidato alcun arresto, se vuole tornare in Germania...". Così l'avvocato Alessandro Gamberini, legale della comandante della Sea Watch 3, interrogata in procura ad Agrigento nell'ambito del primo procedimento a suo carico che ipotizza il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e la disobbedienza a nave da guerra. "Lei non è più capitana della Sea Watch, c'è stato un cambio di equipaggio. Del resto, fa anche altro nella vita". Poi ancora: "L'interrogatorio è stato semplice, si è trattato di un salvataggio in mare fatto con tutti i crismi di regolarità e di esigenze drammatiche. Per noi è una vicenda chiara, è giusto che ci sia un'indagine. Ma montare strane idee sul salvataggio della Sea Watch è fuori dal mondo".  Leggi anche: Carola Rackete, ecco perché Patronaggio è contro la scarcerazione La comandante non ha perso l'occasione per fare la morale: "Sono stata molto contenta di avere avuto l'opportunità di spiegare tutti i dettagli del salvataggio del 12 giugno. Spero che la Commissione europea dopo l'elezione del nuovo Parlamento faccia il meglio possibile per evitare queste situazioni e che tutti i Paesi accettino le persone salvate dalle flotte di navi civili", ha dichiarato la 31enne tedesca. "Cosa penso del ministro dell'interno Matteo Salvini? Niente", ha poi tagliato corto. La Rackete era sbarcata a Lampedusa lo scorso giugno violando le leggi italiane (decreto Sicurezza bis) e speronando la motovedetta della Guardia di Finanza. A nulla è servito il ricorso del pm Luigi Patronaggio contro la scarcerazione. 

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