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"Speravo nel funerale del cretino che lo ha sbudellato". Carabiniere ucciso, rabbia di Feltri contro l'americano

Maria Pezzi
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 Il carabiniere assassinato a coltellate a Roma, se avesse fatto ricorso alla pistola, non sarebbe stato ucciso. In nessun Paese al mondo le forze dell' ordine intervengono a mani nude per dirimere un contenzioso, e all' occorrenza sparano contro chi vìola la legge, non si tirano indietro, poiché il loro compito è solamente quello di impedire che si consumino dei reati, più o meno gravi. In Italia invece è stata approvata dal Parlamento una norma folle che prevede severe punizioni per i militari e gli agenti accusati di torturare i malviventi, nel senso che se un poliziotto immobilizza con le maniere forti un farabutto, viene processato e rischia pesanti sanzioni. La regola è addirittura ridicola. Come si fa a bloccare un delinquente in azione con dolcezza, con delicatezza, con garbo? Eppure questo assurdo provvedimento, unico nella sua imbecillità, è passato alle Camere ed è in vigore. Cosicché succede che due carabinieri si siano recati per sedare una lite non solo in borghese ma rinunciando alla rivoltella, per tanto uno di essi è stato ammazzato da un deficiente americano - i cretini sono una categoria internazionale - il quale ha sfoderato un pugnale e lo ha conficcato nelle carni di colui che doveva mettere pace, e che viceversa ha sacrificato la propria vita. Per approfondire leggi anche: Ecco perché il vicebrigadiere non ha sparato Nella nostra nazione popolata da persone irrazionali le armi da fuoco fanno paura a tutti e nessuno è favorevole alla vendita di esse, anzi, i cittadini le osteggiano nella convinzione che se fossero diffuse la nostra patria si trasformerebbe in una sorta di gigantesco Far West. Una balla enorme. La gente ignora che il 90 per cento degli omicidi nel commettere il delitto usa lame da taglio, cioè coltelli. Tuttavia, ovviamente, non è vietato il possesso di posate più o meno acuminate e utilizzabili per scannare le vittime. Siamo al paradosso. Invece di fare la guerra agli assassini, la facciamo ai mezzi che sputano fuoco e possono causare la morte immediata di chi viene colpito dai proiettili. Segnaliamo ai lettori che se il vicebrigadiere freddato avesse avuto in tasca una elegante pistola ora non faremmo il funerale a lui, bensì al demente che lo ha sbudellato. Sarebbe stato meglio, molto meglio. di Vittorio Feltri

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