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Carabiniere ucciso a Roma, i compagni di scuola sull'omicida Elder Lee: "È sempre stato un violento"

Caterina Spinelli
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Un piantagrane, dedito all' alcol e non solo. Pericoloso. Questo raccontano a una tv locale californiana i vicini di Finnegan Lee Elder, l' americano accusato di aver ucciso con undici coltellate il vicebrigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega. Undici fendenti che hanno provocato un' emorragia fatale, come ha svelato l' autopsia svolta sabato all' istituto di medicina legale della Sapienza, a Roma. Figlio di una famiglia borghese che abita nella zona più elegante alle spalle di San Francisco, in California, nella metropoli californiana Finnegan ha studiato alla Sacred Heart High School, una scuola religiosa che però è costretto ad abbandonare, nonostante fosse ritenuto una promessa del football americano. SCORRIBANDE Due vicini di casa di Finnegan demoliscono l' immagine del bravo ragazzo dipinta dagli amici di famiglia. Se "Fin" - questo è il nomignolo col quale lo chiamano amici e parenti - è uno dei tanti giovani poco raccomandabili che non mancano certo neppure nei quartieri bene della borghesia americana sulla costa occidentale, l' amico di scorribande e compagno di "sballi" Christian Gabriel Natale Hjorth è perfino peggio. È un violento. «Si è sempre saputo che fosse un cattivo ragazzo - racconta un suo ex compagno di scuola della Tamplais High School, Tommy Flynn - si cacciava in storie in cui non vorresti che i tuoi figli si cacciassero. Era noto per avere il carattere di un delinquente». È lui il ragazzo ritratto bendato e ammanettato nella caserma dei Carabinieri di via in Selci, a Roma. Su Instagram, Elder si fa chiamare «King of Nothing», il re del nulla e aggiunge nella sua biografia che «death is guaranteed, life is not», la morte è assicurata, non la vita. Finnegan vive nella Bay Area di San Francisco, dove è nato nel 2000: è l' area dove risiedono le famiglie più facoltose, perché da lì si gode una spettacolare vista del Golden Gate, il ponte che si affaccia sul Pacifico. BASTA FOOTBALL Abbandonato il football, Fin si è trasferito alla Tamalpais High School a Mill Valley, sempre nella baia di San Francisco, dove ha conseguito nel 2018 il diploma. La stessa scuola in cui si è diplomato anche il suo amico, Gabriel Christian Natale Hjorth, anche lui accusato dell' omicidio. I due ragazzi, scorrendo i nomi dei diplomati 2018, sono tra i pochi a non aver ricevuto gli «onori», che vengono assegnati in base alla media finale dei voti. «Siamo sconvolti», ha fatto sapere la scuola. «È folle sentire che è successo alle persone del mio liceo, non me lo aspettavo», ha aggiunto uno degli studenti. Intanto, sull' abitazione della famiglia Elder, nel Sunset District di San Francisco, è comparso un cartello scritto a mano e attaccato al cancello di ferro: «Per favore, rispettate la privacy della famiglia. Non disturbare». «Siamo scioccati e sgomenti per quanto accaduto. Esprimiamo le più profonde condoglianze alla famiglia del brigadiere Mario Cerciello Rega», hanno scritto i genitori in un comunicato pubblicato da Abc News. Ma i voti bassi, l' atteggiamento provocatorio, le sbornie prese negli States, non sono nulla rispetto a quanto accaduto due giorni fa. A Roma Elder e Hjorth, quella notte maledetta, ubriachi fradici, erano a caccia di cocaina e almeno uno di loro faceva uso di psicofarmaci, come dimostra il flacone di Xanax, rinvenuto nella camera d' albergo del Meridien, assieme agli abiti insanguinati e al coltello che ha ucciso il vicebrigadiere Cerciello Rega. Che ha incrociato la loro strada. di Attilio Barbieri

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