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Open Arms torna in mare e soccorre 52 migranti. Altra sfida a Salvini: "Ora ci serve un porto sicuro"

Caterina Spinelli
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Open Arms torna alla ribalta e soccorre altri 52 migranti, tra cui 16 donne e 2 bambini, nel Mediterraneo centrale. "Stavano affondando. Stava entrando così tanta acqua nel gommone che era sul punto di naufragare. Ma siamo arrivati in tempo - scrive su Twitter Oscar Camps, fondatore della Ong catalana Proactiva Open Arms - 52 persone, 16 donne e 2 bambini, alla deriva sono al sicuro. Ora abbiamo bisogno di una porto sicuro".  Leggi anche: Alan Kurdi, Salvini inchioda la Merkel: ecco l'email-ricatto Una ong sotto l'altra. La fermezza di Matteo Salvini sui porti chiusi sembra non importare alle imbarcazioni che, a rischio e pericolo dei migranti, sfidano le leggi dei paesi europei. In particolare quelle italiane. E così dopo il rifiuto del ministro dell'Interno di farsi carico delle 116 persone a bordo della Gregoretti, nave della Guardia Costiera, delle 40 persone a bordo della Alan Kurdi, qualcuno ci riprova. Chissà come andrà questa volta. Una cosa è certa: qualsiasi sarà la fine della vicenda, il vicepremier farà sudare parecchio l'Ue.  #UPDATE Rescatadas 55 personas, 16 mujeres, 2 bebés mellizos de 9 meses. Todos a salvo y a bordo. Necesitamos un puerto seguro para todas ellas.#Antespresosquecomplices— Open Arms (@openarms_fund) August 1, 2019

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