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Carabiniere ucciso a Roma, la telefonata a Brugiatelli dietro la furia degli assassini: "Vieni da solo"

Caterina Spinelli
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"Vieni da solo, non portarti dietro nessuno". È questa la premessa che Gabriel Natale Hjorth fa al mediatore Sergio Brugiatelli durante la telefonata sullo scambio dello zaino (di Brugiatelli) per qualche dose di droga. La conversazione alla quale fa riferimento "l'amico dei pusher" a verbale, è stata registrata proprio da Mario Cerciello Rega (vicebrigadiere accoltellato poco dopo) e dal collega Andrea Varriale, ed è ora agli atti dell'inchiesta del pm Chiara Gallo. Un particolare che - riferisce Il Messaggero - per i pm escluderebbe l'estraneità di Natale all'omicidio, ma anche il fatto che, dopo la fuga a Trastevere con l'intervento dei militari, i ragazzi potessero temere che Brugiatelli fosse accompagnato da agenti. Leggi anche: Diego Fusaro su Natale Hjort bendato: "Ecco chi c'è davvero dietro la foto" Una cosa per l'accusa è certa: i due americani avevano preventivato la possibilità di uno scontro, tanto da uscire, dall'hotel in cui soggiornavano, armati.  "Quando il mio amico mi ha detto che sarebbe uscito per incontrare questa persona, - ha dichiarato Elder a verbale - mi sono preoccupato per lui e ho deciso di accompagnarlo e in quel momento ho preso il coltello". La partecipazione di Natale Hjorth potrebbe ribaltare le carte in tavola. Intanto però saranno le indagini a chiarire tutti i misteri su quella tragica notte. 

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