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Vittorio Feltri a Flavio Briatore: "Una persona così arguta non può dedicarsi a un mestiere squalificato"

Caterina Spinelli
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Apprendo con stupore che il mio amico Flavio Briatore intende buttarsi a corpo morto in politica: addirittura vuole creare un nuovo partito che si aggiungerebbe alla fitta schiera di confratelli totalmente inutili nonché fastidiosi e dispersivi. Fatico a credere che un imprenditore accorto e talentuoso come lui si proponga di realizzare un progetto tanto stupido. Preferisco pensare che egli abbia scherzato nell' annunciare simile intenzione che ha l' aria di essere una barzelletta poco divertente. E confido in una sua pronta smentita e che l' intera vicenda si concluda con una grassa risata. Non potrei mai digerire che una persona così arguta, che nella vita ha costruito con merito una gigantesca fortuna svolgendo l' attività di avveduto affarista, non più in tenera età, decida di dedicarsi a un mestiere squalificato quale è quello del deputato o del senatore, per altro nelle vesti di neoleader di un "Movimento del fare". Fare che cosa? Una beata minchia, in un Paese che da mezzo secolo si gingilla con pessimi programmi rimasti regolarmente sulla carta e, in alcuni casi, qualora concretizzatisi, hanno prodotto guai in quantità. Caro Briatore, stai alla larga dal Palazzo dei veleni, degli intrighi di cui esso è squallido teatro, e continua a svolgere la professione del ricco, che ti riesce a meraviglia. Non ti immischiare in certe vicende oscure nelle quali si sono bruciate fior di reputazioni. Guarda al povero Silvio Berlusconi, che è stato massacrato per aver tentato l' avventura romana: come ha messo piede al governo ha ricevuto un avviso di garanzia e si è dovuto dimettere come un ladro pur non avendo commesso alcun delitto. Anni e anni è stato perseguitato dalla magistratura e alla fine è stato condannato per un reato mai commesso. Sorvoliamo sulle donne del cavaliere, il quale, a differenza di te, non ha potuto scoparle in pace solamente perché era presidente del Consiglio e non un semplice cittadino danaroso. Ti sembra intelligente gettarti in un ginepraio disgustoso quale è la politica, piena zeppa di incapaci, di fannulloni senza arte né parte, di gentarella che tira a campare aggrappandosi al seggio? Giuro, non capisco questa tua iniziativa. Hai dichiarato che qualora fossi ministro daresti il via alla costruzione del ponte di Messina. Ma con quali finalità? E con quali soldi la finanzieresti, visto che non abbiamo miliardi se non di debito pubblico? Sei sicuro di essere in buona salute mentale? Io ti voglio bene, invidio maggiormente il tuo patrimonio del tuo matrimonio, ma questi sono dettagli. Un ultima osservazione, che però è la più importante: in Italia chi ha fondato un partito, dal più grande al più piccolo, è stato colpito da una brutta malattia, la sfiga. A causa della quale ha fallito l' obiettivo. Non andare a ingrossare le fila degli sfigati. Tu sei bravo a lavorare, quindi non sei adatto a fare il cretino come gli ex venditori di bibite negli stadi del calcio. di Vittorio Feltri

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