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Fondazione Villaggio dei Ragazzi, si va verso l'adunanza con i creditori

Giulio Bucchi
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Fondazione Villaggio dei ragazzi di Maddaloni, si va verso l'adunanza con i creditori. Il Tribunale fissa l'udienza per la votazione della proposta di concordato. Prosegue la battaglia per salvare l'ente guidato dal commissario straordinario Felicio De Luca (nella foto), che ha sede nel casertano e che vanta una storia antichissima nella formazione e nell'educazione dei giovani non solo della Campania ma di tutto il sud. Una storia che annovera, tra i suoi mecenati, lo statista Giulio Andreotti, che fu grande amico del fondatore don Salvatore D'Angelo. Dopo le vicissitudini del rischio fallimento vissute negli ultimi dal Villaggio dei ragazzi, che continua a sfornare eccellenze in tutta Italia e nel mondo con i suoi allievi, è di pochi giorni fa una importante notizia della decisione della Sezione Fallimentare del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. In pratica i giudici in composizione collegiale con le modalità dei procedimenti in Camera di consiglio, non avendo ravvisato i presupposti per la revoca della procedura concordataria chiesta dal Commissario giudiziale (art. 173 L.F.), hanno fissato per il prossimo 26 novembre la convocazione dei creditori per la votazione della proposta di concordato preventivo con continuità aziendale n. 10/2017. Nonostante le difficoltà degli ultimi anni, la Fondazione continua a ottenere risultati positivi di bilancio, dovuti ad una minore spesa corrente e al taglio del 26% lordo degli emolumenti dei dipendenti, che credono fortemente in un rilancio dell'Opera fondata da don Salvatore D'Angelo 72 anni fa. Dalla riapertura a breve del residenziale che assiste minori comunitari ed extracomunitari provenienti dall'intero territorio campano e non solo. Dal concetto che la Fondazione è un presidio di legalità attraverso cui si tenta di arginare fenomeni quali l'esclusione sociale e l'abbandono scolastico, vere e proprie piaghe del territorio. Dal fatto che a breve si doterà di nuovi laboratori e di un simulatore di volo. Ma anche dalla qualità dei docenti e degli educatori, dall'eccellenza dello studio delle lingue. E, non ultimo, dalla scuola universitaria in grado di rilasciare diplomi di laurea equipollenti a quelli statali. Di Giuliana Covella

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