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Trieste, sequestrate fondine e pistole di tutti i poliziotti. Tutto chiaro: come li ha uccisi il dominicano

Giulio Bucchi
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Sono state sequestrate le fondine e le pistole dei due agenti di polizia Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, 31 e 34 anni, uccisi venerdì pomeriggio da Alejandro Augusto Stephan Meran, 29 anni, affetto da disagio psichico e accompagnato negli uffici della Questura di Trieste per il furto di uno scooter. Non solo, sono state acquisite anche tutte le immagini delle telecamere presenti all'interno della questura che potrebbero riuscire a far luce, in particolare, sulla prima fase dell'aggressione quando il 29enne di origine domenicana è riuscito a impossessarsi della pistola di Rotta e a uccidere i due uomini in divisa. Anche i filmati delle telecamere esterne, dove il fermato è stato bloccato dopo aver sparato altri colpi di pistola, sono state acquisite e analizzate. Secondo le ricostruzioni, il dominicano dopo essere andato in bagno sarebbe uscito e avrebbe sfilato l'arma a un poliziotto, sparandogli. Il secondo agente, da solo nella stanza per il riconoscimento del fermato, è accorso e a quel punto sarebbe stato colpito dal killer, che gli avrebbe tolto la seconda pistola.  Leggi anche: "Un energumeno". Il testimone a caldo: il dominicano esce dal bagno, poi il raptus "Il ferito è in buone condizioni - ha spiegato il questore di Trieste Giuseppe Petronzi -, l'aggressore si è avvalso della facoltà di non rispondere e si trova in ospedale in stato di fermo, è piantonato. Non solo sono state sequestrate le fondine ma anche le armi di tutti i poliziotti. Oggi la Squadra Mobile sta facendo tutte le indagini del caso sotto coordinamento dell'autorità giudiziaria. Stiamo seguendo i poliziotti sotto il profilo psicologico, come potete immaginare è una giornata provante per le persone coinvolte".

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