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Pringles al gusto prosecco, scatta il sequestro in Veneto per "furto di identità"

Stefano Boffa
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Blitz dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari: sequestrati nella catena di supermercati veneta Tosano centinaia di tubetti Pringles al Prosecco e pepe rosa per furto d'identità. L'operazione era partita dopo numerose segnalazioni del Consorzio della Doc (Denominazione di Origine Controllata), il quale non aveva autorizzato l'utilizzo del nome Prosecco, che è protetto da un'indicazione di origine, come stabilito dal Testo unico del vino. A riportare il tutto è il quotidiano Il Messaggero. Secondo fonti provenienti dal ministero delle Politiche Agricole presieduto dalla dem Teresa Bellanova, il blitz ha riguardato 250 tubetti di patatine al Prosecco e pepe rosa commercializzate da una ditta olandese, che tra gli ingredienti citavano un'imprecisata polvere di prosecco. Il capo dipartimento dell'Icqrf Stefano Vaccari ha dichiarato: "Alla fine potremmo arrivare a qualche migliaio di scatole, perché sono in corso altri prelievi e la società si è impegnata a ritirare il prodotto". Leggi anche: Olive farcite marchio Coop, scatta il ritiro Le patatine erano prodotte come limited edition per il periodo di Natale nel 2018, come annunciato dalla stessa Pringles in una nota ufficiale: "Abbiamo utilizzato Prosecco Doc come ingrediente nell'aroma e l'utilizzo del nome del prodotto sulla confezione è stato pensato in linea con le linee guida Doc e i regolamenti europei. Non abbiamo in programma di produrre questa variante in futuro". Il presidente del Consorzio Prosecco Doc, Stefano Zanette, è preoccupato per le dimensioni del fenomeno: "L'attività di tutela ci impegna quotidianamente tanto quanto quella di promozione. Chiaramente il nostro è un prodotto di successo, per cui sono frequenti i tentativi sia di contraffazione che di uso indebito del marchio, anche per caramelle, cibo per cani, perfino gel lubrificanti erotici...". Applaude all'operazione anche il governatore della Regione Veneto Luca Zaia: "Ne va dei produttori onesti che promuovono la qualità e il territorio".

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