Il Pd vuole "schedare i poliziotti". La mossa per proteggere i violenti dei centri sociali
Il Pd ci riprova. È bastato che Matteo Salvini non fosse più il ministro dell' Interno per fare scattare di nuovo ai compagni la voglia di "schedare" i poliziotti rendendoli identificabili tramite un numero sulle divise. La proposta di legge, a prima firma della deputata dem Giuditta Pini, che il 23 gennaio ha presentato un testo dal titolo "Disposizioni in materia di identificazione del personale delle Forze di polizia in servizio di ordine pubblico e di applicazione di microtelecamere alle uniformi", è stata assegnata lo scorso 15 ottobre alla commissione Affari costituzionali. L' iter non è ancora stato avviato, ma già il centrodestra insorge, insieme ai sindacati degli agenti di polizia. Forza Italia, Fratelli d' Italia e Lega minacciano battaglia. La Pini, però, difende l' iniziativa: «La proposta serve a fare in modo che non ci siano più situazioni in cui sia impossibile identificare la responsabilità», ha spiegato al sito Fanpage.it. «Il codice non è personale, ma cambia ad ogni manifestazione. Può essere rivelata l' identità del poliziotto solo se c' è un processo, quindi solo su richiesta del giudice». Leggi anche: "Faccia da solo, chi se ne frega di lui". Chef Rubio insulta i poliziotti, Rita Dalla Chiesa lo massacra ancora «È una vergogna», tuona invece il questore della Camera Edmondo Cirielli (Fdi), «in Italia si verificano oltre 6000 aggressioni contro gli appartenenti alle forze dell' ordine con migliaia di feriti e spesso caduti; in azione i soliti teppisti di sinistra che, spesso, distruggono le città. E il Pd, invece di tutelarli intende schedarli come se fossero loro i criminali». «Il testo di legge Pini è il peggior concentrato di tutti i pregiudizi di sinistra contro chi tutela la sicurezza collettiva rischiando la propria vita, come dimostrano pure gli ultimi drammatici fatti», rincara la dose il capogruppo azzurro in commissione Affari costituzionali, Francesco Paolo Sisto. Per il leghista Nicola Molteni «col Pd al governo meno attenzione per le forze dell' ordine». Durissimi i sindacati di polizia: «Così si rischia di aggravare il problema dell' ordine pubblico», spiegano Giuseppe Tiani, segretario generale del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia ed Enzo Letizia, segretario dell'Associazione Nazionale Funzionari di Polizia. E il Siulp: «Questo testo è l'ennesima conferma che vi è una parte politica che ha un pregiudizio contro le donne e gli uomini che vestono la divisa».