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Tony Iwobi svela la mossa del governo Pd e M5s: "Hanno ceduto dieci motovedette alla Marina libica"

Caterina Spinelli
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Quello dell'immigrazione per il governo giallo-rosso è un vero e proprio autogol. Dopo il retroscena di Marcello Sorgi sullo sbarco della Alan Kurdi (avvenuto dopo 11 giorni in mare per evitare le conseguenze durante il voto in Umbria), è Tony Iwobi a svelare il piano fallimentare di Pd e Cinque Stelle. Il senatore della Lega parla di un fatto molto grave, "una cessione di ulteriori dieci motovedette alla Marina libica da parte del governo". Un passaggio avvenuto nel "silenzio totale" tranne che per qualche resoconto giornalistico.  Leggi anche: Pensioni e immigrati, la verità nascosta nei numeri: gli extracomunitari ci vanno prima degli italiani Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, dopo essersi resa conto che "i porti aperti" non apportano benefici, ha ben pensato di proseguire nella direzione del suo predecessore. O meglio, spiega Iwobi, "il governo ha da prima deciso di criticare e accusare a spron battuto Salvini per ogni azione da lui intrapresa quando era titolare degli Interni", per poi mettere in atto le sue stesse iniziative. "Facessero pace con loro stessi e soprattutto cominciassero a mettere in campo una politica di contrasto dell'immigrazione degna di questo nome, perché fino ad ora questo esecutivo verrà ricordato come quello che ha rinfrancato i traffici dei mercanti di schiavi". 

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