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Genova, 30 secondi di violenza: sprangate a 4 clochard

L'aggressione in pieno centro. Una delle vittime: "Mentre coprivo col corpo mia moglie loro picchiavano ancora di più"

Ignazio Stagno
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Bastonate in pieno centro a Genova, dove nella notte tra il 24 e il 25 gennaio scorsi due coppie di clochard hanno subito un vero e proprio assalto a colpi di spranghe. Il pestaggio è avvenuto in piazza Piccapietra sotto l'occhio di una telecamera di sorveglianza di un negozio che ha ripreso il blitz durato 31 secondi che ha lasciato gravemente feriti i quattro senza tetto polacchi. Grazie a quelle immagini ora i 4 assalitori sembrano avere le ore contate.La polizia ne avrebbe già identificati due. Le indagini sono state tanto veloci anche grazie alle dichiarazioni di un supertestimone. La polizia scientifica sta anche analizzando il materiale biologico ritrovato in un passamontagna lasciato sul luogo in cui i quattro sono stati presi a sprangate.  Genova, 30 secondi di violenza: sprangate a 4 clochard  Guarda la Gallery Il racconto - Per ora ci sono alcuni iscritti al registro degli indagati con l'accusa di tentato omicidio. Sono italiani, uno con un precedente per ricettazione. "Io coprivo mia moglie Alice e loro picchiavano”, sempre più forte, ha raccontato Bobak Yan, uno dei quattro senzatetto, al Corriere della Sera. Bobak, badante per 5 anni a Taranto, da dicembre vive in strada a Genova con la moglie. Ora ha una placca di ferro in testa. “Non riconosco nessuno, non so, non capisco...”, ha balbettato riguardando le immagini del pestaggio. “So solo che io ero lì sotto con Alice e che fuori fra gli scatoloni c'erano mio cognato e sua moglie”. Jonas, suo cognato, fa il mimo e suona la chitarra mentre la moglie raccoglie le offerte col cappello. Gli hanno spezzato la mano e forse non potrà più suonare: “È preoccupato perché ora non sa come guadagnarsi da vivere”, racconta ancora Bobak.

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