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Domopack anziché condom

Alunni asini in sesso

Albina Perri
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Adesso è tutto chiaro: il preservativo nelle scuole romane è indispensabile perché a leggere le informazioni fornite dagli studenti dei licei capitolini in materia di educazione sessuale, si rimane per un attimo allibiti. C'è infatti chi, al posto dei condom, usa il domopack. E chi è convinto che la pillola anticoncezionale sia fondamentale per proteggersi dall'Hiv. È questa la fotografia della conoscenza della sessualità degli studenti romani scattata, attraverso alcune interviste davanti ai licei, dal comitato promotore che ha raccolto le firme a sostegno della mozione della provincia di Roma sull'installazione di distributori di profilattici nelle scuole. Il comitato, composto da giovani di Sinistra e libertà, del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, del Pd, dell'Associazione Luca Coscioni e di Rosa Arcobaleno, ha anche promosso la campagna 'Consapevolezza e libertà all'interno della quale rientra il sondaggio tra gli studenti romani su sesso e contraccettivi. “Partendo dal II municipio abbiamo raccolto circa un migliaio di firme davanti alle scuole superiori - racconta Giovanni Russo (Sinistra e libertà) - e questa è stata l'occasione anche per testare il rapporto di molti studenti con la sessualità e la prevenzione. Alcuni ci hanno detto che al posto dei preservativi usavano il domopack perché era ugualmente trasparente, altri che non usavano il profilattico perché 'è poco da uomo' o perché la fidanzata usa la pillola. Non tutti - ha proseguito - sapevano che anche con il sesso orale si può trasmettere l'Hiv, eppure circa l'80% degli interpellati ha dichiarato di fare sesso”. Ma davvero basteranno i distributori di preservativi tra i corridoi degli istituti scolastici per schiarire le idee agli studenti?

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