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Sandri, protesta sul web

Per i laziali è "come Giuliani"

Albina Perri
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Gabriele è un'altra vittima della giustizia italiana, “come Carlo Giuliani”. Contengono qualcosa di imprevedibile le reazioni dei tifosi laziali – e non solo – alla sentenza della Corte di Assise di Arezzo che ieri ha condannato l'agente Luigi Spaccarotella a sei anni di carcere per l'omicidio colposo di Gabriele Sandri,: gruppi politicamente schierati a destra che paragonano il loro collega della curva nord dell'Olimpico al ragazzo disobbediente morto nel corso degli scontri del G8 di Genova del 2001. Lo si legge sul muro del sito dedicato al giovane romano ucciso l'11 novembre 2007 nel piazzale di un'area di sosta dell'autostrada A1. Nelle ultime ora il sito è stato preso d'assalto da centinaia di commenti che ripropongono le urla di protesta scattate ieri sera, dopo la sentenza, e proseguite per tutta la notte. Ucciso due volte - “Le persone che lo hanno giudicato ieri sono le stesse che hanno sparato l'11 novembre”, scrive Andrea, “sono tutti quei benpensanti di questo paese di merda che ritengono sia giusto sparare ad un ultrà perché tanto se l'era cercata...”. “Non è giusto che quel bastardo di Spaccarotella la passi liscia così solo per la divisa che indossa”, commenta un altro tifoso anonimo. “Dobbiamo agire, concordo con lo scrivere al presidente della Repubblica, perchè una tale sentenza è un ulteriore infangamento della nostra Costituzione”. Si aggregano gli ultras della Sampdoria: “Ora tutti in piazza per Gabriele”, urlano via web. "Scriviamo a Napolitano" - Non mancano gli imbucati che provano ad aizzare altre polemiche, di tipo politico: “Perchè dobbiamo continuamente definire angeli le persone che fino a qualche minuto prima di morire, se potevano loro stessi avrebbero ucciso?”, si domanda un utente in un messaggio intitolato “Laziali = fascisti”. Non potevano mancare le minacce all'agente Spaccarotella: “Maledetto infame, spero che soffrirai come stai facendo soffrire la famiglia Sandri”. Oppure: “Mettiamoci una divisa anche noi e iniziamo a sparare contro Spaccarotella”. “Vedrai che prima o poi verrà fatta giustizia”, aggiunge Contea. Nemmeno l'avvocato del poliziotto viene risparmiato: “L'augurio che posso fare è che venga radiato dall'ordine e che un giorno tutti noi possiamo esultare davanti ad una sua disgrazia”. La vendetta cova e nemmeno nel silenzio.

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