Cerca
Cerca
+

Berlusconi sull'Afghanistan:

"Truppe a casa dopo il voto"

Michelangelo Bonessa
  • a
  • a
  • a

 Prendere in considerazione una exit strategydall'Afghanistan ma solo dopo le elezioni nel Paese asiatico ad agosto e,soprattutto, solo accordandosi con gli altri partner. Silvio Berlusconi fa questa precisazione dopo le polemiche sullaLega che aveva chiesto di 'riportare a casa' i soldati italiani impegnati nellemissioni italiane all'estero. Ma precisa: Intanto "noi dobbiamo essere làe far crescere la democrazia". Di fronte ai senatori del Pdl, riuniti presso la terrazza Caffarelli a Roma peril tradizionale cocktail di saluto prima della pausa estiva, il presidente delconsiglio illustra la strategia italiana a Kabul: "Chi di noi non vorrebbe- dice Berlusconi - che i nostri soldati tornassero a casa? Ma i giornalidevono riempire le pagine e guardate cosa è successo quando Bossi ha fatto unabattuta". Il premier spiega che "ci aspettavamo una recrudescenza degli scontri inprossimità delle elezioni e così è stato". Il Cavaliere parla con unapunta di orgoglio del 50% del suo lavoro che dedica alla politicainternazionale, un impegno che lo ha portato, afferma, ad avere un buonrapporto con gli Stati Uniti e la Russia ma anche ad essere l'artefice delriavvicinamento tra le due superpotenze. "Obama è una persona simpatica ecolta, con lui ho ottimi rapporti, tra di noi c'é intesa", dice il premierriferendo anche di una telefonata "molto affettuosa" con l'ex presidenteGeorge W. Bush. Berlusconi anovera tra i suoi successi anche l'intervento perporre fine alla guerra in Georgia insieme al presidente francese NicolasSarkozy e, ovviamente, la riuscita del G8 dell' Aquila.

Dai blog