Sala operatoria chiusa, muore
Bloccata l'A19 per ore
La mortedi un giovane che era rimasto ferito gravemente in un incidente stradale e chei medici non avevano potuto soccorrere in quanto la sala operatoria è chiusa hascatenato una vera e propria protesta di massa a Mazzarino (Caltanissetta). Da ieri 'inpiazza' è sceso tutto il paese. Gli svincoli di Caltanissetta dell'A19 Palermo-Catania sono rimasti bloccati bloccatiin entrambi i sensi di marcia per ore da alcuni cittadini di Mazzarino. La protesta prosegue perché l'ospedale del paese del Nisseno non venga ridimensionato dalnuovo piano sanitario. Un altro blocco è statoeffettuato sulla Statale 626, all'incrocio con la 122. Per raggiungereCaltanissetta gli automobilisti devono uscire allo svincolo Ponte Cinque Archi. Ieri tutti i negozi questa mattina sono rimastichiusi e i dimostranti occupano dalla notte scorsa la strada 626Caltanissetta-Gela, dove lo svincolo di Judica e altri bivi sono stati bloccaticon autovetture e trattori. A scatenare la rabbia della popolazione di Mazzarino,la vicenda di Filippo Li Gambi, 23 anni. Il giovane giovedì scorso aveva autoun incidente con la sua moto e nella caduta si era tranciato una gamba. Erastato trasportato all'ospedale "Santo Stefano" del paese, ma i medicinon avevano potuto intervenire perché la sala operatoria era chiusa, e avevanofatto trasferire Filippo al "Sant'Elia" di Caltanissetta, dov'eradeceduto subito dopo il ricovero, probabilmente a causa dell'imponenteemorragia. Ieri sera, subito dopo i funerali, il padre del ragazzo, Giovanni LiGambi, si era incatenato nell'ospedale di Mazzarino. I suoi concittadini,solidali con lui ma allo stesso tempo indignati per il disservizio che lachiusura della sala operatoria comporta, nella notte sono scesi in piazza. Lastrada 626 e' occupata dalla mezzanotte circa, e in mattinata i blocchi sonostati organizzati in più punti della Caltanissetta-Gela. L'inchiesta - E sulla morte di Filippo la procura a Procura di Gela ha aperto un fascicolo.L'assessorato regionale alla Sanità ha disposto un'ispezione nell'ospedale “SantoStefano”. Gli ispettori regionali dovranno verificare “se nel ricovero delgiovane al pronto soccorso dell'ospedale sono state seguite tutte le corretteprocedure e se il successivo trasferimento all'ospedale Sant'Elia diCaltanissetta è avvenuto con la tempestività che si rende necessaria nei casi,come quello in questione, di un politraumatizzato. Dalla prima ricostruzionedei fatti - dice l'assessorato - è da escludere che la tragedia del giovane motociclistapossa essere in alcun modo connessa a una ridotta funzionalità dell'ospedale.In casi analoghi, infatti, i pazienti devono essere subito trasferiti in unospedale dotato di strumentazioni tecnologiche e di professionalità chirurgicheadeguate a garantire ogni livello di terapia intensiva e rianimazione”. Caso in Calabria - E un nuovocaso di morte sospetta si è verificato il 25 agosto in Calabria. Lo scrive Ilquotidiano di Calabria. Questo caso si aggiunge ai quattro verificatisi apartire dal 10 agosto scorso. L'ultimamorte sospetta è quella di Felice Antonio Caligiuri, 61 anni, morto due giornifa nell'ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro. Secondo quanto riferisce il giornale l'uomo si è presentato al pronto soccorsodell'ospedale catanzarese la sera del 24 con forti dolori al petto ed ai reni econ una gamba immobilizzata. Dopo mezzanotte, non essendo stato visitato da unmedico, Caligiuri ha deciso di lasciare l'ospedale. Si sentiva leggermentemeglio, grazie a una flebo fattagli in ambulanza prima di arrivare al prontosoccorso. Il 25, però, l'uomo è stato riportato in ospedale a causa dei forti doloriaccusati al petto. È un codice bianco, hanno detto i sanitari, ma Felice AntonioCaligiuri è morto di lì a qualche ora, senza aver neppure conosciuto gli esitidell'elettrocardiogramma cui nel frattempo era stato sottoposto. Sulla vicendai familiari hanno presentato una denuncia alla polizia. Le indagini sonocondotte dalla squadra mobile e coordinate dalla Procura. Morte a Locri - Intanto, a Locri,scrive ‘Calabria Ora', la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di dieci medici perla morte di Rocco Nicolaci, di 27 anni, di Laureana di Borrello avvenuta ilprimo gennaio 2007 per una forma di polmonite tubercolare. Il giovane, la cuivicenda scrive il giornale era stata fino ad ora avvolta dal riserbo, era statoricoverato alla vigilia di Natale del 2006 per una tonsillite. Le suecondizioni si erano aggravate progressivamente sino alla morte. Il gip hafissato l'udienza preliminare per il 26 novembre.