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Treviso, infarto in carcere

Doveva scontare 30 giorni

Michelangelo Bonessa
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 Un uomo, detenuto perscontare una pena di 30 giorni nel carcere di Treviso, è deceduto per infartodopo essere stato rinchiuso in una cella di 15 metri quadrati assieme ad altrecinque persone. La vittima è Adriano Zanin, 55 anni, di Susegana. Lo denunciaRita Bernardini, deputato radicale eletto nelle liste del Pd. Secondo laparlamentare, Zanin condannato per aver provocato un incidente stradale senzasospensione della pena perché recidivo, nonostante fosse “gravemente malato dicirrosi epatica e, quindi, fortemente debilitato”, non sarebbe stato “ricoveratoin ospedale o comunque sottoposto a sorveglianza medica”. Colto da malore dopo quattro giorni di detenzionesarebbe deceduto dopo un'agonia di mezz'ora “senza essere assistito dalpersonale medico”. “Nulla di nuovo sotto il sole” è il commento diBernardini. “Mentre l'ultimo pacchetto sicurezza approvato in Parlamento siappresta a peggiorare il degrado dei nostri istituti di pena, dovuto alsovraffollamento e alla fine di ogni politica mirata al trattamento, e mentreil ministro Alfano si prodiga ad approntare la costruzione di nuovipenitenziari, il copione delle morti in carcere continua a ripetersi uguale,con tutta la sua amarezza e tragedia”. Da parte sua, il direttore del carcereFrancesco Massimo, ha rilevato che sono state seguite tutte le procedure delcaso e che l'uomo al momento del suo ingresso in carcere non necessitava diessere ricoverato presso strutture ospedaliere.

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