Sanaa, il padre a un militare:
"Ci provavo da una settimana"
"Era una settimana che ci provavo". Con queste parole El KetawiDafani, il marocchino finito in manette con l'accusa di aver ucciso lafiglia Sanaa, di 18 anni, avrebbe risposto la sera del suo arresto a unappuntato dei carabinieri che gli chiedeva se si fosse reso conto delsuo gesto. Sanaa è stata uccisa martedì sera aMontereale Valcellina in provincia di Pordenone, perché aveva decisodi andare a vivere con il fidanzato, un italiano 31enne. Un affronto, una vergogna per il padre che, secondo le accuse, avrebbe accoltellato la figlia, uccidendola, e ferito gravemente il fidanzato. Il Gip ha convalidato il fermo contestandoall'uomo altre due aggravanti: quella di aver agito con sevizie ecrudeltà e quella di essere stato mosso da motivi futili e abietti. Sulpiano procedurale, le due aggravanti escludono la possibilità chel'uomo acceda al rito abbreviato e, quindi, benefici del relativosconto di pena.