Guanto di sfida di Della Valle a Armani: "Dovrebbe farsi carico del restauro del Castello sforzesco"

Lo stilista piacentino si era già occupato della chiesa di San Francesco di Paola a Milano
di Eleonora Tesconidomenica 29 settembre 2013
Giorgio Armani, Diego Della Valle

Giorgio Armani, Diego Della Valle

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Guanto di sfida tra imprenditori di alto rango. Il motivo? Il restauro di uno dei simboli di Milano, il Castello sforzesco. La famosa fortezza, costruita nel XV secolo da Francesco Sforza, avrebbe bisogno di una restaurata. E chi poteva intervenire nella "faccenda" se non Diego Della Valle, il patron di Tod's già impegnato nel restauro del monumento simbolo di Roma, il Colosseo? E l'imprenditore ha un'idea precisa su chi dovrebbe farsi carico di una simile rimessa a nuovo. La pesca si è svolta nel mondo della moda: "Mi piacerebbe che domani mattina Giorgio Armani si svegliasse e dicesse: debbo tanto a Milano, all’Italia e metto a disposizione un mio contributo per restaurare il Castello", ha dichiarato Della Valle nel corso del suo intervento a un appuntamento per Expo 2015, che si è svolto proprio di fronte alla fortezza meneghina. L'imprenditore crede che oggi "sia arrivato il momento che quelli come noi, che hanno avuto tanto dalla vita, tanto dall’Italia, si mettano a disposizione del paese, dando agli italiani la certezza che non li lasciamo soli". Un bell'impegno quello che il patron della Fiorentina ha richiesto allo stilista.  E Armani? "E' occupato a ultimare la collezione che sfilerà lunedì - fa sapere una fonte dello stilista - e si riserva di rispondere in un secondo tempo. Per lo stesso impegno non ha potuto presenziare all'appuntamento con le statue di Ferretti che stima molto e di cui è amico". L'imprenditore piacentino non sarebbe il primo, nel mondo della moda, a scendere in campo finanziariamente: la fondazione Prada partecipò al restauro di Cà Corner della Regina, edificio barcocco veneziano, Renzo Rosso, patron di Diesel, a quello del Ponte di Rialzo. C'è dunque solo da aspettare la risposta di Giorgio, che, dal canto suo, in passato è già intervenuto nella dirimpettaia chiesa di San Francesco di Paola a Milano, risalente al 1728. Cosa deciderà di fare ora con il Palazzo sforzesco? Di certo, lo stilista farà sapere la sua.