Il conto alla rovescia è cominciato. Tra un mese esatto, se la profezia dei Maya fosse veritiera, finirà il mondo. Per il 21 dicembre 2012 sono attese invasioni aliene, tempeste solari, eruzioni catastrofiche, impatti disastrosi tra pianeti... probabilmente non succederà nulla di tutto ciò, ma intanto c'è qualcuno che si sta arricchendo alle spalle dei creduloni. Non è raro vedere in circolazione kit di sopravvivenza o riserve di semi e di cibi a lunga conservazione. Sono in affitto anche bunker sotterranei. Anche in Italia. La Matex Security di Pontedera ha dichiarato di aver visto "triplicare le richieste rispetto al 2009"; i clienti sono "commercianti, industriali e anche parlamentari" coperti da segreto. I bunker si costruiscono sugli Appennini, in Toscana, sulle colline di Asti. Addirittura "un industriale romano ha venduto casa al mare per farsi il bunker in montagna". L’azienda Bunker2012 offre, commercialmente, diverse soluzioni: dalla realizzazione di panic-room in aree protette di casa, fino ai bunker statici in cemento armato, a prova di fughe radioattive e tempeste solari. Prezzi da 300 a 700mila euro; 18mila per la versione portatile a tenda. In Francia, poi, rivela il sito "nextme" esisterebbe un rifugio contro la fine del mondo. "Si troverebbe sul monte Bugarach, a 1.231 metri di altezza. Secondo alcuni, questa località potrebbe essere l'unica risparmiata dalla catastrofe del 2012. Sono in molti quelli che stanno cercando di acquistare una casa nella zona per potersi salvare. Area che però sarà chiusa proprio in prossimità del 21 dicembre. Il picco si trova sui Pirenei e gli immobili presenti sul luogo hanno raggiunto prezzi improponibili". Una storia, fa notare Federica Vitale, "che ricorda molto da vicino quella del gruppo di italiani rifugiati ormai da tempo nella penisola dello Yucatàn, nella patria dei Maya. Sono famiglie di origine italiana e fanno parte di un’associazione, la Quinta Essencia, di cui però non si sa molto, se non che cerca di preservare l’equilibrio ecologico del pianeta. Del gruppo associativo non viene fatto trapelare alcunché. Si sa solo che queste famiglie, dopo aver preso la cittadinanza messicana, hanno deciso di vivere all’interno del “rifugio delle aquile”, un gruppo di grandi ville attrezzate per l’arrivo dell’apocalisse, con porte e finestre a prova di esplosivo, tunnel sotterranei e rifugi".