(Adnkronos) - Nell'era in cui il web 2.0 sta vivendo ormai la sua fase di piena maturita', anche il mondo del vino italiano sembra piu' preparato a sfruttarne le potenzialita', con tanti siti, per esempio, che non si pongono piu' solo come ''vetrina'' della cantina o come luogo di acquisto (con l'e-commerce che rimane una nicchia ma e' sempre piu' diffuso), ma anche come portali dedicati all'enoturismo, con tante informazioni sul territorio, suggerimenti su itinerari e ristoranti e, talvolta, persino su strutture ricettive anche al di fuori delle mura dell'azienda. E se il sito aziendale continua a rappresentare, spesso, un primo contatto, una sorta di ''preliminare'' all'acquisto di un vino o alla visita della cantina, per esempio, al contrario i social media, da Facebook a Twitter, da Flickr a YouTube, sono sempre di piu' luoghi virtuali in cui azienda e appassionato rimangono in contatto. Confermando che la rete e' sempre di piu' strumento principe per coltivare un legame stretto e diretto con un consumatore sempre piu' ''infedele'' che ha a disposizione un'offerta praticamente sconfinata, e luogo di elezione per costruire quella ''brand reputation'' sempre piu' fondamentale anche nell'eno-business. (segue)