Sanita': Simeu, diffondere anche in luoghi pubblici defibrillatori automatici

Cronaca
sabato 21 aprile 2012
Sanita': Simeu, diffondere anche in luoghi pubblici defibrillatori automatici
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Torino, 18 apr. - (Adnkronos) - Diffondere anche in ambito extra-ospedaliero, quindi nei luoghi pubblici, defibrillatori semiautomatici. All'indomani del caso Morosini, il calciatore del Livorno morto per arresto cardiaco durante un incontro con il Pescara, a richiamare l'attenzione sull'utilizzo di questi apparecchi e' la Simeu, la societa' italiana di medicina d'emergenza -urgenza che rileva come in Italia l'arresto cardiaco al di fuori di una struttura sanitaria e' responsabile del 60-70% di tutte le cause di morte cardiovascolare, e ogni anno i decessi per arresto cardiaco improvviso sono circa 73.000, con un ritmo di 200 vittime al giorno. ''Tutti - spiega Giorgio Carbone, presidente nazionale Simeu - possiamo contribuire a migliorare la sopravvivenza di una persona vittima di arresto cardiaco. La rianimazione cardio-polmonare eseguita da testimoni dell'arresto puo' raddoppiare le possibilita' di sopravvivenza del paziente. Per questo la nostra societa' da anni ormai e' impegnata a diffondere, piu' capillarmente possibile, i corsi 'Heartsaver' con certificazione internazionale, cioe' addestramento alle manovre di rianimazione su adulto, bambino e infante e all'uso del defibrillatore semiautomatico Aed, apparecchio tecnologicamente sofisticato, ma semplicissimo e sicuro da usare'' ''In Italia -ricorda ancora Carbone - il decreto ministeriale del marzo 2011 promuove la pervasiva diffusione degli Aed in specifici luoghi e strutture pubbliche, ma attuazione pratica della normativa pero' e' stata delegata alle singole Regioni e la diffusione e' ancora troppo a macchia di leopardo. Negli Stati Uniti e in molti Paesi europei, gli Aed ormai si trovano ovunque: negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie o della metropolitane, nei grandi magazzini. Dobbiamo arrivare a questo risultato anche in Italia''.