Roma, 12 apr. -(Adnkronos) - Una giovane donna cinese, giunta in Italia con la promessa di un lavoro da badante in cambio di 9 mila euro, dopo era stata prelevata all'aeroporto e privata del passaporto, veniva costretta a prostituirsi in un appartamento di via Cavour , usato come casa d'appuntamento, di proprieta' di una connazionale di 45 anni, chiamata 'sorella San'. La giovane e' stata liberata grazie alle indagini condotte dagli agenti del Commissariato Esquilino, che hanno scoperto la casa di appuntamenti, e arrestato X.L., cinese di 45 anni, per il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Per evitare di suscitare le lamentele dei condomini, e i sospetti delle forze dell'ordine, la 45 enne cinese, chiedeva ai propri clienti di fare un doppio squillo sul suo cellulare per evitare che citofonassero all'interno sbagliato. Per maggior sicurezza inoltre la porta di ingresso dell'appartamento era sorvegliata da una piccola telecamera, collegata a un monitor controllato dalla tenutaria. La casa di appuntamenti era pubblicizzata con annunci su alcuni quotidiani locali e su vari siti internet, che erano corredati anche da foto di giovani donne cinesi ritratte in pose provocanti.